Non è una mera questione di numeri, certo, ma le cifre aiutano. Due milioni e mezzo di spettatori, 40 città visitate e mille repliche sui palcoscenici e nelle arene. E sono solo i dati relativi al nostro paese. Parliamo di Notre dame de Paris – ovvero l’opera composta da Riccardo Cocciante che a quattordici anni dal debutto torna a far parlare di sè. Dal 3 marzo 2016 – è questa la vera novità – riparte in tour con i nomi che ne hanno decretato il successo, con i volti tra gli altri di Lola Ponce e Gio’ di Tonno.

“E’ stato il pubblico – sottolinea David Zard che è il produttore di Notre dame – a chiedercelo. Questo progetto è entrato nel Dna degli italiani. Così tanti spettatori e repliche è una cosa che questo paese non aveva mai visto, che ha dato lavoro a tantissime persone, anche se il governo non lo ha notato molto. Il tour – che per inciso ha già venduto in prevendita 40 mila biglietti – riparte come detto il 3 marzo dal Linearciak di Milano e toccherà fra le altre città anche Trieste, Bari, Napoli, Firenze. Notre Dame è un progetto che si distanzia dall’idea di musical all’americana, semmai ha più di un riferimento alla tradizione del melodramma italiano, come spiega Cocciante: “Quando cominciai a scrivere, mi diedi delle regole: non volevo un musical né mi interessavano riferimenti americani. Desideravo invece recupeare la nostra cultura europea, lo strumento della voce e poi c’era il microfono vicino come la tradizione rock…”.

Notre Dame oltre alla firma sulle musiche di Cocciante, si avvale dei testi scritti  da Luc Plamondon e nella versione italiana di Pasquale Panella, le coreografie di Martino Muller e le scene di Christian Ratz. Alle audizioni per il ritorno dello spettacolo in Italia, si sono presentati centinaia di giovani e alcuni degli interpreti storici, e Riccardo Cocciante è rimasto sorpreso quando, tra turni di provinanti, ha visto apparire, invitati da David Zard, anche alcuni degli interpreti della prima edizione che hanno portato al successo lo spettacolo.

E’ stato Pasquale Panella a suggerire a Cocciante di avviare i giovani all’interpretazione dei ruoli da parte di chi ha già vissuto la magia di quest’opera! E così si è deciso di fare una sorta di staffetta: un primo cast che passa il testimone ad un secondo, composto da un nuovo gruppo di artisti che sarà selezionato durante il tour che si concluderà all’Arena di Verona a settembre.

Riccardo Cocciante che cura personalmente la scelta dei cast in tutto il mondo, ora è impegnato anche alle selezioni del cast per la versione francese, polacca e coreana, mentre dopo circa diciotto anni dal debutto, sono in cantiere anche le versioni russe, cinesi, e quelle di altri paesi e lingue.