Notizie su ambiente e salute in breve

Olio extravergine, frodi in aumento nel mercato Ue

Nel primo trimestre di quest’anno l’Unione europea ha riscontrato un numero record di potenziali frodi e casi di etichettatura non conforme dell’olio d’oliva, il prodotto base della dieta mediterranea che negli ultimi tempi ha conosciuto un consistente aumento di prezzo (è quasi raddoppiato dal 2018 ad oggi). Lo conferma un approfondimento del quotidiano inglese «The Guardian». Chris Elliot, professore di sicurezza alimentare alla Queen’s University di Belfast, ha spiegato al quotidiano che l’aumento delle frodi è dovuto principalmente all’inflazione: «Ogni volta che vediamo fluttuazione nei prezzi di una merce, è sempre un chiaro segno di aumento delle frodi nei mesi successivi, poiché offre un’opportunità per le persone di truffare. L’olio d’oliva è un esempio. Ci sono stati anche aumenti massicci nel cioccolato, dove la produzione di cacao è un grosso problema».

Una sentenza Ue frena la voglia di caccia al lupo

Nessuna caccia al lupo. La Corte di Giustizia dell’Ue ha stabilito con una sentenza che nessun piano venatorio a nazionale può prevedere la caccia al lupo laddove lo stato di conservazione dell’animale risulti insufficiente. La priorità assoluta, spiega la sentenza, deve rimanere la tutela della specie. La decisione della Corte Ue vale anche nel caso in cui la specie selvatica non benefici di una rigorosa tutela nella regione, perché, in conformità a quanto viene stabilito nella Direttiva habitat, le misure di gestione del lupo, tra cui la caccia, devono in ogni caso rispettare il più importante principio del mantenimento o del ripristino della specie in uno stato di conservazione soddisfacente. Per Legambiente la sentenza rafforza «il principio di tutela della biodiversità, la fauna selvatica ha un ruolo fondamentale nella salvaguardia degli ecosistemi naturali, essenziali per resistere ai cambiamenti climatici».