Il collegio legislativo del North Carolina, dominato dai repubblicani, venerdì ha approvato una serie di misure per limitare il potere del nuovo governatore democratico, Roy Cooper, proprio poche settimane prima che si insedi, sostituendosi all’attuale governatore repubblicano, Pat McCrory.

I disegni di legge passati nelle ultime ore di una sessione indetta per aiutare le vittime dell’uragano Matthew, ad esempio, tolgono al governatore il potere di fissare appuntamenti di gabinetto senza l’approvazione del Senato, nominare gli amministratori della University of North Carolina oltre a privarlo della capacità di controllare l’assunzione di circa 1.200 dipendenti statali.

È fuori da ogni tipo di protocollo che un’amministrazione uscente approvi delle leggi al solo fine di impedire all’amministrazione entrante di poter esercitare il proprio ruolo, e la notizia, di quello che il Boston Globe ha definito «un colpo i Stato legislativo», ha scatenato una reazione in tutti gli Stati uniti liberal e democratici che si aspettano sì una svolta autoritaria derivante dal nuovo corso Trump, ma non così velocemente e non in modo tanto smaccato.

«Quello che sta accadendo ora appare come un gioco politico – ha affermato Cooper su Twitter – ma il risultato lo pagheranno gli abitanti della Carolina». Il governatore eletto ha minacciato di citare in giudizio i legislatori repubblicani e il governatore repubblicano uscente, aggiungendo che «i tribunali dovranno ripulire il pasticcio».

I problemi in North Carolina hanno avuto inizio quando McCrory ha perso la rielezione, probabilmente a causa del suo sostegno alla legge anti-Lgbtq e i repubblicani hanno comunque mantenuto una maggioranza nel parlamento dello Stato, pur avendo perso il governatorato e la Corte Suprema.

L’elezione di Cooper è avvenuta sul filo del rasoio con un margine di 10.000 voti e dopo una campagna elettorale feroce; proprio la scorsa settimana sembrava che i repubblicani avessero accettato la sconfitta, ma questo gruppo di leggi speciali, alcune firmate personalmente dal governatore uscente, mostrano che la lotta in realtà sta solo cominciando, non conosce barriere né si aspetta paletti imposti da Washington.