In mezzo a un’ondata di nuove leggi anti-LGBTQ, due Stati hanno fatto passi importanti nella direzione opposta. Il governatore repubblicano dell’Arkansas Asa Hutchinson ha posto il veto a un disegno di legge anti-transgender che avrebbe reso l’Arkansas il primo Stato a limitare le cure mediche di affermazione del genere.

Hutchinson ha definito il disegno di legge «un’intrusione governativa eccessiva», e, durante una conferenza stampa, ha affermato che la legge avrebbe creato «nuovi standard di interferenza legislativa con medici e genitori mentre si occupano di alcune delle questioni più complesse e delicate che coinvolgono i giovani». Il Senato dell’Arkansas, controllato dal Gop, aveva approvato il disegno di legge la scorsa settimana.

La Virginia, invece, che ha sia il governatore che il Congresso statale a guida democratica, è il primo Stato del sud, e il dodicesimo Stato in assoluto, a bandire il cosiddetto «panico gay e trans» come linea di difesa per omicidio o omicidio colposo, attenuante che consente alle persone accusate dell’omicidio di persone LGBTQ di ricevere una condanna minore «attribuendo la colpa dell’omicidio all’orientamento sessuale o all’identità di genere reale o percepita della vittima».