Le ultime generazioni passano i pomeriggi smarrite dentro videogiochi, computer e smartphone, sentenziano allarmati i sociologi. Uno dei due libri vincitori della prima edizione del Premio Strega ragazze e ragazzi – quel Salta, Bart! di Susanna Tamaro, pubblicato da Giunti – presenta in fondo proprio un bambino lasciato solo, in balia della tecnologia. È sorvegliato a distanza e perso nella robotica. Ma in questo scenario fantascientifico c’è una sorpresa per tutti che squarcia il velo futuribile: come i loro coetanei di tanto tempo fa, quei teenagers che vengono presi, loro malgrado, a campione di statistiche disperanti leggono. In ebook, ma anche su supporti antichi come i libri cartacei. Lo fanno poi in gran numero, soprattutto nella fascia d’età che va dai 14 ai 19, quindi consapevolmente. Il problema, scrive Nicola Galli Laforest su Dove vanno le anatre di inverno, ultima uscita del semestrale di Hamelin portato  alla Children’s Book Fair di Bologna, è casomai intercettare «cosa» leggono. Non di rado, i più grandi cercano eroi ed eroine apprezzati dalla maggioranza dei loro coetanei, e avidamente divorano saghe su saghe dal sapore dark, cimiteri, vampiri, epigoni di Harry Potter quando non è lui stesso il principe delle letture notturne, con i suoi 500 milioni di copie vendute e ben due parchi a tema dedicati (intanto la casa editrice Salani ha annunciato l’uscita dell’ottava «puntata» dove il protagonista diventa padre e s’impiega al ministero della magia). Il mercato editoriale spinge in una direzione, quella della fanfiction e, a volte, finiscono in soffitta grandi autori e autrici che risultano ormai fuori catalogo, introvabili. La rivista di Hamelin ha il pregio di lanciare anche alcune proposte da riprendere in sana considerazione (da Robert Cormier a Margaret Mahy) e segnala ritorni interessanti per quella categoria che ha bandito la parola «adolescente», coniando «young adult».

A Bologna si è potuto (ri)vedere per esempio Aidan Chambers, di cui Rizzoli ha pubblicato Ombre sulla sabbia, primo suo romanzo scritto nel 1968: Chambers è l’unico autore a potersi vantare di aver battuto le prodezze di Potter conquistando la Carnegie Medal nel 1999, a spese del maghetto, con Cartoline dalla terra di nessuno. Nell’esordio oggi riportato fra gli scaffali, Kevin e Susan sono amici d’infanzia e crescono a Marle, luogo vicino a Newcastle che segue i capricci delle maree, trasformandosi in isola. Quando lei decide di abbandonare tutto per la città Kevin sceglierà di seguirla per coltivare un percorso di autonomia.

Nel novero dei non allineati figura poi l’inglese Kevin Brooks (che è passato dal lavoro allo zoo al crematorio fino alla letteratura), lo scomodo scrittore di Bunker Diary, vero incubo claustrofobico: Piemme propone adesso il suo Naked, incendiaria storia che attraversa la Londra imbevuta di umori punk, ma anche dell’acidità delle droghe e delle esplosioni terroristiche.
A trainare il settore editoria fuori dal tunnel della crisi è dunque, ancora una volta, il settore «ragazzi» con un incremento del 7,9% rispetto all’anno scorso e che da solo rappresenta una fetta di mercato del 17,4 %. Se poi si pensa che i canali di vendita non sono solo le librerie ma anche tabaccherie, supermarket, negozi di giocattoli, fiere e saloni, si può contare su una cifra di circa 219,7 milioni di euro come valore. Anche i titoli pubblicati registrano un’impennata del 15,6%, considerando che pure editori non specializzati contano ormai su collane per l’infanzia e i più piccoli. Secondo il Giornale della libreria dell’Aie, periodico quadrimestrale che ha fornito questi dati piuttosto incoraggianti, anche le vendite di autori italiani all’estero sono andate bene. Durante la Fiera, lo scambio di diritti internazionale sembrava una «voce» assai vivace.

L’onda positiva è ricaduta sulla Children’s Book Fair che ha salutato ieri i professionisti del settore – più 9,2% rispetto al 2015 e un più 16,8% di visitatori stranieri – e si prepara ad accogliere, già da oggi, il weekend dei giovani lettori con illustratori e scrittori, lo spettacolo in musica di Pinocchio prima di Pinocchio disegnato da Alessandro Sanna, iniziative per celebrare Roald Dahl, Shakespeare e Cervantes.