Superstiziosi di tutta Italia unitevi. Non è un appello, ma invito a compiere una passeggiata molto istruttiva per tutti coloro che, da nord a sud dello stivale isole comprese, qualche piccola scaramanzia la covano. Titolo del tour, durata un paio d’ore, Non è vero, ma ci credo. Città in cui si svolge, Napoli dove, affermano gli organizzatori, «Tutte le superstizioni sparse nel mondo sono raccolte, ingrandite, moltiplicate».

L’idea parte da Insolitaguida, associazione che promuove attraverso visite guidate, cene spettacolo, laboratori e altre iniziative la cultura napoletana. Non è vero, ma ci credo si svolgerà il 21 novembre e il 17 dicembre, costo sette euro. La nostra premura nel segnalarvi le date si giustifica con il successo che le idee di Insolitaguida riscuotono e con la necessità di prenotare in buon anticipo. A tale scopo esplorate il sito insolitaguida.it, oppure telefonate al 338 9652288.

Le due ore si consumano ascoltando aneddoti, imparando riti e gesti contro la jella, scoprendo cerimonie e rimedi per scacciare il malaugurio. E sempre in chiave scaramantica si parla di un piatto classico della cucina locale, della numerologia legata al Lotto, del cornetto (cornicello) re degli amuleti; di arte, storia e personaggi avvolti dal mistero. Prima del congedo, si recita insieme un’antica formula che tiene alla larga le jatture. O almeno ci prova. Noi proveremo a tenere alla larga l’appetito che vien passeggiando grazie a tre indirizzi accomunati da uno squisito menu di stampo popolare. Profumi di fritture fatte sul momento, primi della tradizione, pesce fresco si spandono tra i dock e i magazzini del porto commerciale. Provengono da una trattoria un po’nascosta, la Tavola Calda Fratelli Ugon, piazzale Immacolatella Vecchia, 081 7901284. Avvisi ai naviganti: orario 8/18, aperto tutti i giorni, 15 euro circa. Decisamente nascosta nella ragnatela del quartiere Montesanto è la Trattoria Casillo, vicoletto Rosario a Porta Medina 25. tel. 081 5522248, aperto solo a pranzo, chiuso domenica, 15/20. Casillo non ha insegna, punto di riferimento per trovarlo una cappella votiva. Qui imperano la frittura di gamberi e calamari, le polpette al sugo, il pesce dal mercato di Pignasecca, gli spaghetti pomodoro e basilico. Vino di tutta onestà, padroni di genuina simpatia. Vini e Cucina è il terzo nome, a Mergellina da un secolo, via Piedigrotta 56, 081/667923, chiuso domenica, no carte di credito, 20/25.

Che raccomandarvi, guaglioni? Innanzitutto un assaggio di vino al bancone della mescita, poi, seduti a un tavolo, spaghetti con le vongole o con capperi e ulive, alici fritte, fegato con cipolle, verdure di stagione, dolci artigianali, da consumare assaporando anche gli arredi casalinghi. Sonni placidi e stanze confortevoli sono le solide basi su cui poggia il B&B Marina Mergellina, viale Villa Santa Maria 14, 081 660737, la doppia prima colazione inclusa 60/80. Capille e guaie nun mancano maje, recita un detto partenopeo. Non è vero, ma credeteci.

ldelsette@yahoo.it