Smagrita, provata dalla detenzione Nicoletta Dosio da ieri è ai domiciliari, che pure fin qui aveva rifiutato, in forza delle misure introdotte per l’emergenza virus. La settantenne simbolo della lotta No Tav, condannata a un anno per aver partecipato a una manifestazione, ieri ha lasciato il carcere torinese delle Vallette dove era detenuta dal 30 dicembre scorso. I siti vicini al Movimento riferiscono che «le sono stati concessi i domiciliari con il massimo delle restrizioni possibili, compreso il divieto di comunicare». Il 19 marzo aveva scritto una lettera dalle Vallette sulla situazione di isolamento anche dalle notizie dei contagi : «Tra breve potrebbe concretizzarsi l’ipotesi funesta che serpeggia tra queste mura: il carcere trasformato in un lazzaretto», «A questo punto qualunque decreto sarebbe tardivo».