Un mese per dire sì o no al nuovo stadio della Roma, con tutto il carico di consensi e dissensi popolari che ne segue. Martedì la società di Pallotta incontrerà al Campidoglio il comune per verificare se ci sono le condizioni per andare avanti dopo il parere negativo espresso da Raggi nell’ultimo giorno della Conferenza dei servizi, sospesa ora fino a marzo.

L’assessore Paolo Berdini assicura che «sarà l’occasione per confrontarsi in un clima sereno e collaborativo per il progetto definitivo dello stadio», anche se avverte che «non ci sarà nessuna variante».

È probabile dunque che il comune non sia contrario allo stadio e al «mega-mall» che lo circonda (e che vuole l’As Roma) mentre è decisamente ostile ai tre grattacieli di uffici previsti dal progetto (che vuole il costruttore Parnasi).

Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti (Pd), si dice «preoccupato» per il giudizio formale negativo espresso dal comune e dalla città metropolitana. «Uno sgarbo al sistema», per Zingaretti.

Mentre dal Campidoglio vedono ancora «margini per chiudere positivamente» la vicenda.