Ieri sotto Montecitorio era convocata una manifestazione contro l’Italicum. Dall’incontro è nato l’appello che segue, e il nuovo appuntamento

Noi che ci siamo ritrovati davanti a Montecitorio per protestare contro l’imposizione della fiducia sulla legge elettorale, ci rivolgiamo a quanti e quante hanno a cuore le sorti della democrazia italiana perché facciano sentire forte la loro voce per dire No all’Italicum.

Martedì manifesteremo di fronte a Montecitorio per denunciare al Paese che un Governo espressione di una legge elettorale incostituzionale pretende di imporre, a colpi di fiducia e di maggioranza una riforma elettorale che mantiene tutti i vizi di stravolgimento della Costituzione del Porcellum.

Una legge che, insieme alle modifiche della Costituzione, prepara una inaudita concentrazione di potere nelle mani del Governo e del suo capo, esponendo il Paese a gravi rischi di avventure autoritarie. Sarà usata per colpire ancora i diritti sociali e proseguire con più durezza le politiche di austerità a partire dalla scuola che proprio il 5 maggio sarà protagonista di un grande sciopero generale. Salvaguardare la democrazia oggi, è garantire la propria libera voce domani. Mobilitiamoci per fermare questo progetto politico che vuole riportare indietro la storia, azzerando il lascito della Resistenza.

Martedì tutti a Montecitorio.

Bia Sarasini, Roberto Musacchio, Nicola Fratoianni, Rosa Rinaldi, Paolo Cento, Giulia Rodano, Elettra Deiana, Assunta Signorelli, Antonello Falomi, Sandro Medici, Franco Campanella, Sabrina Battista, Anna Maria Rivera, Alfonso Gianni, Daniela Caramel, Danilo Borrelli, Maurizio Zammataro, Claudia Moriggi, Luciano Colletta, Claudio Ursella, Anna Maria Costanzo, Rita Carchella, , Raffaella De Vito, Massimo Fundarò, Elio Romano, Angelo di Naro, Alfonso Perotta, Sergio Caloni, Maria Grazia Greco, Maurizio Fabbri, Lucilla De Vito Franceschi, Bruno Leonarduzzi.