È cominciato ieri sera a Londra lo sciopero di 48 ore proclamato dai sindacati dei trasporti Rmt e Tssa per protestare contro la decisione di chiudere gli sportelli al pubblico nelle stazioni della metropolitana e di sostituirli con macchine per la vendita dei biglietti, con un taglio al personale di 750 dipendenti. Secondo l’«Evening Standard» sono centinaia i dipendenti della London Underground pronti a incrociare le braccia contro i tagli. Il sindaco londinese Boris Johnson si è scagliato contro la protesta accusando i sindacati di averla indetta solo per ragioni politiche, ma ha allo stesso tempo offerto la disponibilità per colloqui dell’ultima ora che possano portare a un accordo e quindi a una revoca dell’agitazione». Fino a ieri sera però nulla è accaduto sulle trattative. In assenza di una marcia indietro della Transport for London, l’ente locale che gestisce il trasporto pubblico, i sindacati hanno già proclamato altre 48 ore di sciopero per la prossima settimana.