Per la polizia locale un giovane kamikaze si è fatto esplodere in una moschea nella città di Mubi, stato di Adamawa nel nord Nigeria uccidendo almeno 50 persone e provocando decine di feriti.

Il giovane, 17 anni, ha azionato la cintura esplosiva all’arrivo dei fedeli del mattino. Ancora non c’è la rivendicazione, ma i sospetti cadono sul gruppo estremista islamico Boko Haram.

È l’attentato con più vittime dal dicembre 2016, quando due bambine kamikaze si erano fatte esplodere in un mercato causando 56 morti. Lo stato di Adamawa confina a nord con quello del Borno, patria di Boko Haram, che ha occupato Mubi fino al 2014 ribattezzandola Madinatul Islam, Città dell’Islam.

Negli ultimi sei anni, il conflitto con Boko Haram ha provocato la morte di più di 20.000 persone e causato oltre 2 milioni di sfollati, secondo Amnesty International e Onu.