«I temi trattati erano molto interessanti, specie quello sulla partecipazione, ma intorno all’evento si è creata troppa attenzione, soprattutto da parte dei media. Scissione? Personalmente ho fatto di tutto per avere un gruppo unito. Forse un giorno i fatti mi smentiranno, ma non credo nella scissione e non credo che esista un gruppo che punti a quello». Filippo Nogarin è il sindaco 5 Stelle di Livorno, l’uomo che per il movimento di Grillo ha conquistato la città dopo 60 anni di dominio incontrastato della sinistra.
A Parma c’è stata una piccola rivoluzione: molte persone hanno finalmente trovato il coraggio di parlare delle cose del movimento che non vanno bene. E’ nato un M5S post-grillo?
Non credo. Il M5S si sta evolvendo, è un movimento che sta cominciando a crescere e inevitabilmente affronta anche problemi che possono metterlo talvolta in discussione, ma dal mio punto di vista non esiste senza Grillo.
Quindi è d’accordo con Grillo quando dice di essere sempre politicamente vivo.
Beppe scherza sempre, però intanto l’ha detto. Io credo che in un primo momento la sua presenza nelle piazze sia stata uno degli elementi trainanti, faceva da collante. Probabilmente ora siamo cresciuti talmente tanto che c’è bisogno di far capire quanto facciamo. Io che vedo le cose dall’interno so cosa fanno i nostri parlamentari a Roma, ma non riescono a comunicarlo.
E’ d’accordo con l’onorevole Sarti quando dice che bisogna togliere il nome di Grillo dal simbolo e discutere dalla sua proprietà?
No, non ne vedo il motivo. L’Italia va a brandelli e sinceramente la proprietà del simbolo non mi sembra importante. Inoltre mi pare che finora Beppe si sia dimostrato un visionario capace di leggere le situazioni in modo corretto.
C’è la richiesta di tornare indietro con le espulsioni.
Guardi io sulle ultime espulsioni ci ho pianto. Mi hanno colpito e ferito. Credo che intorno a questo argomento ci sia bisogno di cautela e riflessione. L’espulsione è qualcosa di veramente molto forte che porta divisione, io invece credo che dobbiamo trovare la forza per ritrovare quell’energia che fin dal primo momento ha portato tutti noi a credere nel movimento. Abbiamo bisogno di rispolverare quella forza. Temo che stare in parlamento abbia portato qualcuno a perdere il contatto con la realtà e soprattutto a perdere la capacità di ascoltare.
Quindi come dice Pizzarotti meno scontrini e più contenuti.
Non sono d’accordo. I contenuti nell’azione dei parlamentari 5 stelle ci sono. Ripeto: il problema è che spesso e volentieri non vengono pubblicizzati nel modo giusto.
E’ d’accordo con la proposta di fare un’assemblea per discutere il futuro del M5S?
Credo che quando ci ritrova per dibattere sia sempre positivo, però alla fine bisogna essere propositivi. Non sono convinto che riunendo tante persone alla fine si discuta. Da questo punto di vista il direttorio, che a me come parola non piace, sia un tentativo per andare in qualche direzione nuova. Non credo che sia «La» soluzione, ma un modo per trovarsi su una nuova via, in un percorso che magari ha cominciato a cambiare qualcosa.