«Il Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella notte del 12 giugno conferma la possibilità di riaprire le sale cinematografiche da lunedì 15 giugno». Lo afferma l’Anec (Associazione nazionale esercenti cinema) in una nota in cui e si dice soddisfatta che il governo abbia accolto le richieste dell’esercizio cinematografico: «Misure uniformi e sostenibili per la ripresa». Fino a giovedì sembrava che i cinema non sarebbero stati in grado di riaprire, come avevano denunciato Anec e Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche), ma nel nuovo protocollo di sicurezza si viene incontro alle richieste degli esercenti: è concessa l’apertura dei punti di ristoro interni ai cinema, viene rimosso l’obbligo della mascherina in sala – che avrebbe ostacolato la visione dei film e impedito la consumazione di cibo e bevande all’interno della sala – e consentito il distanziamento di gruppo invece di quello interpersonale.

LA REVOCA dell’obbligo di rispettare un metro di distanza è però possibile solo nel caso in cui si vada al cinema con dei «congiunti» e non è esteso agli amici con cui invece si può sedere al tavolo insieme in un ristorante o un bar. Resta anche, per il momento, il tetto massimo di 200 persone in sala. Ciononostante, continua la nota, «il cinema in Italia può ripartire uniformemente a quanto avviene nei principali mercati europei», e «adesso pensiamo ad una importante campagna di comunicazione a sostegno delle sale che riaprono. Cinema di città, multisale, arene all’aperto, gli esercenti progressivamente riapriranno e sono pronti ad accogliere il pubblico». Nel frattempo però il Ministro dei beni culturali Franceschini ha prorogato fino al 15 luglio la deroga alla norma della Legge cinema per cui i film che ricevono contributi dallo Stato devono uscire in sala prima che in televisione e sulle piattaforme digitali, lasciando intendere che proprio nel momento in cui riaprono i cinema i film italiani potranno – per un altro mese almeno – venire programmati direttamente dalle piattaforme, saltando il passaggio in sala.
Sul fronte europeo invece uno dei paesi dove le sale riapriranno più tardi è il Regno Unito: la data indicativa è il 4 luglio, ma ancora non è stata confermata in via definitiva. E ieri il British Film Institute ha annunciato lo stanziamento di un fondo d’emergenza – di 1,3 milioni di sterline – per aiutare i cinema indipendenti in difficoltà anche dopo la riapertura, quando i protocolli di sicurezza e la scarsità di titoli da proiettare renderanno comunque difficile la loro sopravvivenza.