L’approvazione del budget federale americano è il momento in cui, più di ogni altro, si mostra la debolezza dei numeri dell’amministrazione Obama; con la camera a maggioranza repubblicana i­l 20 settembre è stato approvato un budget che elimina i finanziamenti alla riforma sanitaria, l’Obamacare.

Nonostante la misura sia stata approvata con 230 voti a favore e 189 contrari. il presidente americano Barack Obama ha assicurato che metterà il proprio veto.

È. questa, una guerra cominciata nell’estate 2011 e che si manifesta a ogni scadenza riguardante l’approvazione del budget, ma non solo: questa guerra racconta anche quanto sia ancora difficile la strada verso un sistema sanitario a portata di tutti e di come, nonostante gli sforzi dei democratici, la sanità americana si debba affidare agli sforzi dei privati e delle associazioni per andare incontro ai bisogni dei cittadini meno ricchi, che, in un momento di riassestamento economico ancora critico, sono la maggioranza. Il 99%, si è spesso detto.

Il 29 settembre un aiuto arriverà da un’associazione italo americana, New York Italians che, in collaborazione con l’American Italian Cancer Foundation, sta organizzando una postazione mobile nella centralissima Union square, a Manhattan. La postazione sarà in grado ci effettuare 100 mammografie gratuite per donne da i 30 anni in su, prive di assicurazione o non coperte da polizze assicurative per il caso specifico. Le donne possono prenotarsi tramite il sito di New York Italians e prenotare l’esame.

L’idea è venuta al fondatore ed alla direttrice dell’associazione New York Italians, Pasquale Maio  e Archina D’Agostino, l’associazione attiva da qualche anno sul territorio newyorchese, raccoglie fondi tramite sottoscrizioni e donazioni, eventi vari come aperitivi e spettacoli ed usa i fondi raccolti per finanziare altre attività, questa sarà la volta della prevenzione del tumore al seno.

“Abbiamo organizzato questa iniziativa – dice Pasquale Maio – anche per restituire alla città una parte di ciò che ci ha dato in termini di accoglienza, immaginario, possibilità. New York resta una città incredibile in cui vivere e dove poter creare, per te stesso e per gli altri. New York Italians nasce per formare una rete di italiani a New York, in breve la rete è diventata grande, ci siamo costituiti come associazione, abbiamo partner importanti come la Fordham University con cui collaboriamo, ai nostri eventi, chiamiamoli mondani, raccogliamo fondi che poi reinvestiamo per organizzare altri tipi di eventi, meno mondani, come le raccolte e le ridistribuzioni di cibo, ad esempio. E’ uno scambio, un dare avere e ridare continuo con la città”

Il 29 settembre ad Union square si troverà la struttura messa a disposizione dall’American Italian Cancer Foundation, composta da una postazione mobile, tipo furgone attrezzato (mobile care) e uno staff medico e paramedico di 5 persone (un autista, due medici, un radiologo, un’infermiera). Bisogna prenotarsi, fissare un appuntamento e poi presentarsi all’orario concordato.

Così, a fine settembre, in quella che è la piazza del sindacato (Union vuole appunto dire sindacato, in inglese) e che da qualche anno è anche la sede del mercato bio e a chilometro zero più famoso della città, tra i camion dello street food ci sarà anche un camper attrezzato per le mammografie organizzato da parte della comunità italiana e diretto alle donne di tutte le provenienze accomunate dallo strato economico, trasversalmente disagiato.

L’importanza della prevenzione nel trattamento del tumore al seno bisogna dire che a New York è un concetto garantito: esistono altre associazioni, oltre New York Italians che se ne occupano, ad esempio esiste scanvan.org che fornisce mammografie gratuite sempre su camper attrezzati, alle donne dai 40 anni in su, oppure la Brest Center Examination di Harlem che ha l’unica finalità di operare screening per il tumore al seno, gratuitamente, oppure il St. Luke’s Hospital’s Breast Care Clinic che fa mammografie preventive ogni mercoledì, grazie a fondi non federali ma dello Stato di New York

Qua torna il problema di una sanità che a livello federale è piena di falle e buchi e molto dipende da qual’è lo Stato in cui abiti, quale delle stelline sulla bandiera è quella in cui risiedi. Se nello Stato e più di tutto nella città di New York, esistono iniziative private e statali che, intrecciandosi riescono a far funzionare un sistema sanitario inesistente o quasi, dove l’eccellenza è a disposizione di pochi e la media ha un costo comunque troppo elevato per una gran parte della popolazione, in altri Stati la situazione è ben più difficile