Lo sostengono alcuni genitori della scuola elementare Franchetti, nel quartiere di San Saba a Roma. Sul muro dell’edificio una lapide ricorda Renato Baruffi e Luciano Donati, due ragazzi del quartiere uccisi dai nazisti il 22 marzo del 1944.

Oggi è prevista una cerimonia durante la quale sarà scoperta una targa per Bruno Fantera, che offrì la sua casa come rifugio alla famiglia ebrea Moscati durante il rastrellamento nazifascista.

Era tra l’altro previsto che i bambini cantassero appunto «Bella ciao». Ma in consiglio d’istituto alcuni genitori hanno protestato.

Una dei genitori del consiglio, Raffaella Cordeschi, spiega: «Chi si oppone sostiene che Bella ciao è il simbolo di una parte politica e che la politica non deve entrare in questa celebrazione. Abbiamo cercato di spiegare che si tratta di un testo patrimonio storico comune, calzante visto che il tutto si tiene in uno dei quartieri simbolo della resistenza al nazifascismo». Eppure il coro è stato sospeso e si sono aperte «trattative».