Cultura

Nicole Loraux e la sua Grecia al femminile

Nicole Loraux e la sua Grecia al femminileIpparchia

Simposi Presso l'università di Salerno, oggi e domani, un convegno internazionale, promosso da Claudia Montepaone che prenderà lo spunto da studiose e studiosi che hanno gettato «Sguardi non convenzionali sul mondo antico»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 13 giugno 2023

Figura di spicco degli studi classici, Nicole Loraux (1943-2003) è stata un’importante filologa e storica francese, che ha proposto una rilettura originale e metodologicamente innovativa del femminile nella Grecia antica. A 80 anni dalla nascita, a venti dalla morte si fa fatica a pensare a una seria riflessione riguardo alla storiografia di genere antica e moderna che non tenga conto del peso della produzione scientifica ricca importante innovativa e luminosa di Nicole Loraux sin dalle sue prime pubblicazioni dagli inizi anni degli anni Settanta a metà degli anni Novanta.

Nata nel 1943, si era formata presso l’École normale supérieure de jeunes filles di Parigi, negli anni della cosiddetta «Ecole de Paris» di Jean-Pierre Vernant, Pierre Vidal-Naquet, Marcel Detienne, di formazione filologica, tra il 1966 e il 1967 ne diventa subito brillante parte. Il pensiero di Loraux si muove agilmente da un ambito disciplinare a un altro, coniugando insieme storia, letteratura, antropologia, filosofia e psicoanalisi, senza fermarsi in modo esclusivo su nessuna disciplina accademica. Nel 1977 discute la tesi di dottorato sull’orazione funebre ateniese, che nel 1981, dopo un’accurato lavoro di revisione, diventerà L’invention d’Athènes. Histoire de l’oraison funèbre dans la “cité classique” e che, insieme a Les enfants d’Athéna. Idées athéniennes sur la citoyenneté, dello stesso anno, la renderà nota non solo in ambito accademico ma anche a un pubblico più vasto.

Nicole Loraux

Vera e propria pioniera, attraverso i suoi studi ha fatto riemergere l’importanza dell’universo femminile per lungo tempo oscurato ed escluso, restituendolo a pieno titolo al processo storico degli studi classici e della tradizione filosofica occidentale. Studiosa eccellente precocemente scomparsa, di cui non si può non sottolineare il peso e la prevalenza nella storiografia di genere e non solo, con analoghi obiettivi e analoghe battaglie culturali, e di cui si vuole ricordare, con particolare affetto, il volume da lei curato Grecia al femminile del 1993, edito da Laterza, a cui ha partecipato Claudia Montepaone, animatrice del convegno che si terrà all’Università di Salerno nei giorni 13 e 14 giugno, con un contributo su Theano la pitagorica.

Il convegno internazionale, dal titolo Nicole Loraux. Sguardi non convenzionali sul mondo antico, vedrà la partecipazione di studiose e studiosi nazionali e internazionali. Promosso dalla stessa Claudia Montepaone, che ha insegnato Storia greca presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, organizzato dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli studi di Salerno (DISPaC), in particolare, da Luca Cerchiai e Mauro Menichetti, docenti di questa Università e da Bruno d’Agostino dell’Università L’Orientale di Napoli, il convegno si propone di rilanciare una nuova e proficua stagione di studi e di traduzioni di questa autrice che, allo stato attuale, tranne per qualche rara eccezione, sembra poco ricordata (per quanto meriterebbe) e compresa.

Il fitto e variegato programma testimonia della ricchezza dell’ambito di ricerca di Nicole Loraux e dell’attualità delle sue tematiche che investono, in maniera trasversale, più ambiti disciplinari. Alcuni dei temi affrontati verteranno sulla nozione di stasis come elemento di connotazione dei meccanismi di trasformazione della polis antica; sull’interpretazione maschile che oppone natura e cultura e, di conseguenza, tra selvatichezza e civilizzazione alla luce del rapporto con il femminile; la definizione della politica e del politico nell’Atene democratica dell’epoca classica e anche nel confronto con l’analisi arendtiana; le reciproche influenze tra Jacques Derrida e Nicole Loraux per la decostruzione della matrice greca dell’idea di autoctonia; la questione della «inclusa-esclusa» alla luce dei ruoli di donne e madri nella polis greca; la rielaborazione operata da Loraux dei dati della tradizione letteraria legati alle scuole filosofiche del tempo; il paradosso spartano dell’anomotheteton femminile, frutto dell’intemperanza ‘naturale’ femminile, non regolamentabile, che sembra sfuggire alle maglie di ogni ideologizzazione; l’analisi della funzione fondativa del conflitto all’interno della democrazia; la retorica dell’esclusione, che, secondo Loraux, si esplicita e si consolida proprio nell’autoctonia ateniese; la questione del buon «uso» della memoria di fronte alle violenze della guerra.

Questi sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati, anche alla luce di un serrato confronto con la nostra contemporaneità, nella sala congressi dell’Osservatorio dell’Appennino meridionale dell’Università di Salerno di cui è possibile visionare il programma sul sito del DISPaC dell’Università di Salerno e a cui sarà possibile partecipare anche attraverso la modalità a distanza.

SCHEDA

Il convegno – che si terrà, presso l’Osservatorio dell’Appennino meridionale del Campus di Fisciano – avrà come perno una dimensione che la stessa studiosa definì la dimensione dell’anacronismo culturale, letta in chiave antropologica. Partendo dalla cultura greca, si porrà particolare attenzione alla storia dei rapporti di genere all’interno della società greca, per poi affrontare queste grandi tematiche presenti ancora attualmente nella società contemporanea. Il pensiero di Nicole Loraux potremmo definirlo militante, poiché lancia una serie di stimoli e critiche divisive nell’ambito della storia degli studi del mondo antico. Il convegno sarà occasione di fruttuosa contrapposizione e confronto e sarà possibile seguirlo anche da remoto. Fra gli interventi, si parlerà di Hipparchia, la filosofa cinica, della figura dell’incluso-escluso tra filosofia antica e contemporanea, del paradosso spartanao dell’anomotheteton femminile, mito e politica di Atene, la città delle donne di Nicole Loraux, del rapporto fra oikos e polis:  Arendt e Loraux.

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