Visioni

Neymar carta vincente su web. Meno sul campo

Neymar carta vincente su web. Meno sul campoNeymar

Sport Destino da leggenda, presente da top influencer: la star del pallone al centro delle strategie del calcio mercato e che torna a vestire la maglia del Barcellona. Il football tra divi e capricci

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 30 agosto 2019

Destino da leggenda, presente da top influencer. Il pallone cambia, si evolve, anzi spesso fa marcia indietro, dimentica la liturgia del campo, soprattutto durante l’eterna fase estiva del mercato, che in Italia chiude il 2 settembre, mentre in Premier League si è fermato in coincidenza con il via al torneo nazionale. Proprio in queste ore il Barcellona ha riportato in Spagna Neymar, che dopo due anni a Parigi, al Paris Saint Germain, dopo due titoli in un campionato senza competizione ed esiti rivedibili nelle Coppe europee, ha deciso di rimettere gli scarpini nella Liga. O Ney, il suo soprannome, da quasi un decennio l’erede designato prima di Pelè, poi di Ronaldo Il Fenomeno, il piede della provvidenza per la nazionale brasiliana. E il destinatario dello scettro di Messi e Cristiano Ronaldo, che – diversamente dal suo rendimento dell’ultimo biennio – ogni anno producono gol, Coppe, bellezza, con prestazioni all’altezza della fama.

E INVECE Neymar no, si segnala maggiormente per tweet, post su Facebook, partecipazioni a concerti, film, spot pubblicitari. Una carta vincente, sulla Rete, non verso la rete su un campo di calcio. Nella prima settimana di luglio non si è neppure presentato al ritiro pre campionato del Psg, in protesta con il club che non intendeva sedersi al tavolo delle trattative con i club spagnoli e anche la Juventus, pure interessata ai suoi dribbling e bizze. Il talento non è mai stato in discussione, la sua quotazione, intorno anzi oltre i 210 milioni di euro, lascia parecchio perplessi, dopo anni di letargo, settimane da fuoriclasse, altre in pantofole e serate tra feste, sfilate, fughe in Brasile. Eppure, Neymar attira, anche se siamo a un battito di ciglia dal termine del mercato e si trova ancora a Parigi, non che la capitale francese non si lasci guardare, ammirare, vivere. E quindi conta anche altro, il pallone passa in secondo piano. Conta l’appeal di Neymar, la sua presenza sui social che attira gli sponsor, le multinazionali e magari incrementa il flusso di cassa in termini di fatturato dei top club. Magliette, gadget, il cachet delle amichevoli che si triplica. Conta l’apparenza, meno la sostanza. E’ un calcio strano, dove conta sempre più altro, che accredita il pensiero di Cristiano Ronaldo, secondo cui chi non ha ancora dimostrato nulla vale 100 milioni di euro, mentre lui e Messi, over 30, sono ancora i migliori della pista.

IN ITALIA c’è qualcosa di simile rispetto alla vicenda Neymar, anche se la quotazione di Mauro Icardi non ha retto agli scorsi mesi in quarantena e ai problemi di relazioni con la dirigenza interista. Intorno ai 70 milioni di euro rispetto ai 110 (ovvero la cifra per la sua clausola rescissoria valida per l’estero), anche l’argentino tiene banco senza mettere gli scarpini sull’erba. Si scrive, si parla solo di lui, della moglie e procuratrice Wanda Nara, dell’Inter che lo tratta da reprobo, che gli ha ufficialmente chiuso la porta in faccia, spingendo per la cessione mentre Icardi non intende spostarsi da Milano. Rumours, notizie vere, verosimili o fasulle. In attesa della fine del mercato e delle verità del campo.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento