Monitoraggio e prevenzione. Fabrizio Troilo, responsabile tecnico dell’ufficio ghiacciai per la Fondazione Montagna Sicura in Val d’Aosta: «Se, come sembra, quel crollo è stato provocato dall’eccessivo accumulo idrico al di sotto del ghiacciaio, ci troviamo di fronte a un fenomeno inedito e difficilmente prevedibile. Non esistono strumenti in grado di individuare sotto il ghiacciaio eventuali sacche d’acqua che potrebbero provocare distacchi come alla Marmolada. E non sarebbe pensabile monitorare tutti i ghiacciai delle Alpi con gli strumenti che si utilizzano al Planpincieux». |