Con l’anno nuovo la città di New York festeggia anche l’inaugurazione – a Times Square nelle prime ore del 2022 – del nuovo sindaco democratico, il secondo nero nella storia della Grande mela, Eric Adams, quasi in contemporanea con il giuramento del primo procuratore distrettuale afroamericano di Manhattan, Alvin Bragg, che a causa della nuova ondata pandemica ha però rimandato la cerimonia inaugurale al 6 marzo.

Proprio il Covid sarà ovviamente la sfida principale che il nuovo sindaco, per 22 anni poliziotto della città, dovrà affrontare durante il suo mandato, non solo a causa del nuovo picco di casi dovuti alla variante Omicron (sono una media di 40.000 al giorno) ma per lo stato di prostrazione in cui due anni di pandemia hanno lasciato New York: la disoccupazione al 9,4%, l’aumento della criminalità, gli show di Broadway e i ristoranti che tornano a chiudere, il sistema di tracciamento saltato. Al punto che secondo il New York Times Adams è il primo sindaco dai tempi di Bloomberg (insediatosi l’anno successivo all’attentato delle Torri gemelle) a trovare davanti a sé una sfida così complessa.

COME LA AFFRONTERÀ è presto per dirlo – ma in campagna elettorale ha ripetuto che la città non poteva permettersi un nuovo shutdown, men che meno delle scuole, e che avrebbe dovuto imparare a convivere con il virus. Progressista moderato, ex repubblicano, sembra offrire per ora una continuità con gli otto anni del più “radicale” Bill De Blasio, della cui amministrazione ha conservato molti dipendenti e di cui è intenzionato a mantenere l’obbligo di vaccinazione per le aziende private, che entra in vigore domani e che è il primo di questo tipo in tutti gli Usa.

Fra le sue nomine spicca sinora quella della capa della polizia di New York: Keechant Sewell, la prima donna (e la terza afroamericana) a guidare il Dipartimento – uno dei nodi cruciali dell’amministrazione Adams che dovrà confrontarsi con l’aumento di casi di abuso e violenza da parte delle forze dell’ordine. Ma il nuovo sindaco si è schierato contro il movimento progressista che vuole tagliare i fondi alla polizia, e ridimensionarla, anche se si è impegnato a intervenire con forza contro gli abusi degli agenti.

Una sfida importante attende anche il nuovo District Attorney Alvin Bragg, che subentra a Cyrus Vance e da cui raccoglie l’indagine sugli affari e le pratiche di business di Donald Trump, di cui Bragg ha da subito detto di volersi occupare in prima persona. A guidare la sua attività nella procura distrettuale, ha affermato Bragg, sarà la lotta alla violenza armata, la riforma del sistema penitenziario di Rikers in cui è in corso, ha detto il nuovo procuratore, «una crisi umanitaria», e quella dell’unità dedicata all’indagine delle violenze sessuali, che la renda più «incentrata sulle vittime».