New Orleans e la sua musica sono il prodotto fertile di una interazione culturale portata avanti per secoli. Una lezione di tolleranza e apertura mentale nel profondo sud reazionario. La felice combinazione di una storia unica tra le capitali degli States, ancora oggi molto contraddittoria (nel feroce contrasto tra l’agiatezza della classe media bianca e la precarietà dei sottoproletari neri confinati ai lavori più umili), accarezzata dal turismo nonostante la difficile quotidianità (strade sprofondate dovunque, vasta platea di consumatori di stupefacenti, alto numero di conflitti a fuoco annuali, drappelli di senzatetto e mendicanti). Da poco si è celebrato il tricentenario...