[ACM_2]L’[/ACM_2]Italia è il quarto partner commerciale di Israele, col quale ha stretto numerosi accordi di cooperazione, commercio e ricerca in vari campi tra cui: esportazioni di gas israeliano, produzione di energie rinnovabili, comparto aerospaziale, sicurezza informatica, Expo 2015 di Milano, agricoltura innovativa, ricerca biomedica e sistemi di sorveglianza di produzione israeliana (usati per il Muro dell’apartheid e destinati ad essere installati sulle coste delle grandi isole e del sud italiano contro i migranti).
Il governo Letta-Alfano mentre impone austerità e riduzione della spesa pubblica, incurante della disoccupazione crescente, dall’altra destina fondi sempre più ingenti alla cooperazione, soprattutto militare, con Israele. Mentre «l’Oasi democratica del Medioriente» accresce in modo esponenziale la sua politica razzista, colonialista e aggressiva verso il popolo palestinese.
Colonizzazione e pulizia etnica della Palestina non si sono mai fermate e procedono anche perché la comunità internazionale (Italia compresa) è silente. Dopo aver espropriato il 78% del territorio storico palestinese per insediarvi uno «stato», che è senza confini ufficiali e senza Costituzione, Israele, continuando la sua politica di apartheid non rispettando il diritto al ritorno sancito anche dall’Onu, prosegue con i piani di deportazione forzata dei palestinesi. Con il Piano Prawer-Begin circa 70.000 beduini del Negev verranno deportati dalle terre dove hanno vissuto per decenni e secoli, come già sta accadendo alle comunità beduine e ai contadini delle colline a sud di Hebron, nella Valle del Giordano e ad Est di Gerusalemme: il tutto in violazione della IV Convenzione di Ginevra.
E contro il IV Incontro annuale bilaterale Italia – Israele, che si terrà a Roma il 2 dicembre, si svolgeranno in Italia molte iniziative di protesta: domani, sabato 30, a Roma, promossa dalle le realtà romane in sostegno della Palestina riunite nel Coordinamento «Netanyahu? non gradito!», «Giornata della rabbia contro il Piano Prawer», manifestazione a Montecitorio dalle 13.00 alle 14.30 e presidio contro il vertice Italia-Israele in piazza della Madonna di Loreto (piazza Venezia)alle ore 15.30; lunedì 2 dicembre, presidio ai Giardini di Castel Sant’Angelo dalle 13 alle 15,00. A Torino domani, sabato 30 novembre, manifestazione nazionale contro il vertice intergovernativo Italia-Israele (partenza ore 14.00 ex stazione Ceres, corso Giulio Cesare) e a Verona convegno nazionale di Pax Christi .