Non è previsto nessun invio di militari italiani in Niger per chiudere la frontiera con la Libia impedendo così ai migranti di arrivare in Europa. A parlarne è stato ieri un quotidiano secondo il quale 500 soldati sarebbero stati in procinto di partire per il paese africano, notizia smentita in mattinata dal ministero della Difesa.

«Si sottolinea – spiega una nota di via XX Settembre – che non vi è nessuna ipotesi operativa al riguardo. La simulazione e pianificazione di tali azioni rientra nella normale attività addestrativa degli Stati maggiori e riguarda le principali aree di crisi».

Smentita a parte, l’idea d chiudere la frontiera tra Niger e Libia per impedire il passaggio delle decine di migliaia di migranti che vogliono raggiungere l’Europa fa comunque parte dei piani del’Unione europea e dell’Italia in particolare.

Alla fine dello scorso mese di marzo il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha firmato un accordo con il collega nigerino per intensificare i controlli alla frontiera con la Libia in cambio di un finanziamento di 50 milioni di euro.

L’Italia fornirà anche i mezzi per consentire a polizia e esercito nigerino di pattugliare il confine e si occuperà di addestrare il personale africano. Finanziamenti sono previsti anche per l’Organizzazione internazionale per le migrazioni per i rimpatri dei migranti dal Niger.