Un regalo per il nuovo anno? L’integrale Eric Rohmer, un cofanetto con l’intera opera del regista nouvelle vague, da poco edito in Francia (Potemkine), illustrato dalla disegnatrice Noël Herpe. I film sono disponibili in dvd e in Blu-ray, e nel pacco ci sono altre sorprese: gadget, piccoli oggetti, un sacchetto da tè, il manifesto di Il ginocchio di Clara (cofanetto più un volume di 100 pagg. euro 200).

Rispetto alle altre edizioni dei film di Rohmer, questa costruisce una lettura critica della sua opera; insieme ai film vengono proposti i cortometraggi che il regista ha girato negli anni ’50, e i documentari realizzati negli anni ’60 per i programmi educativi della tv francese. C’è poi una vera rarità: La Sonate à Kreutzer (1956), un corto che veniva dato perduto.

Non solo. I materiali offrono anche la documentazione delle regie teatrali rohmeriane, Catherine de Heilbronn da von Kleist (1980) e Le Trio en mi bémol dello stesso Rohmer, messo in scena nell’88 insieme a Pascal Greggory (tra i protagonisti di Pauline à la plagePauline alla spiaggia e L’Arbre, le maire et la médiathèque) e Jessica Forde (4 aventures de Reinette et MirabelleReinette e Mirabelle).

E le interviste con i collaboratori abituali di Rohmer, come Françoise Etchegaray, riferimento essenziale nel cinema rohmeriano, gli attori, tra cui Marie Rivière che ricorda le riprese di Il Raggio verde. Viene proposto anche un piccolo film dell’attrice, in cui Rohmer recita dei versi di Rimbaud. Ci sono gli archivi, interviste , programmi radiofonici, specie degli ultimi tempi, quando Rohmer rifiutava di farsi riprendere o fotografare.

Nei cortometraggi dell’attrice Rosette (un’altra rarità) si ritrova tutto il «gruppo» rohmeriano degli anni ’80: Pascal Greggory, Pascale Ogier, Marie Rivière, François-Marie Banier con Rohmer che si mette spesso dietro alla macchina da presa. Suo è il clip che accompagna la canzone di Rosette, Bois ton café, il va être froid.

Col titolo L’Atelier d’Eric Rohmer, vengono mostrati invece gli aspetti meno evidenti della sua opera, a cominciare dai cortometraggi che tra il 1990 e il 2000 Rohmer aveva affidato a giovani collaboratrici, o alle sue amiche attrici come Marie Rivière o Diane Baratier, con la sua casa di produzione, La Compagnie Eric Rohmer.

Le giovani donne imparano i segreti del cinema seguite dallo sguardo premuroso del maestro che tiene per sé il montaggio finale dei piccoli film.

Per gli «irriducibili» appassionati rohmeriani (che leggono il francese), è uscita anche una raccolta di racconti scritti da Rohmer in gioventù: Friponnes de porcelaine. Mentre tra qualche giorno, arriva nelle librerie d’oltralpe la prima biografia dedicata al regista di Le notti della luna piena, curata dai critici Antoine de Baecque e Noël Herpe (Stock edizioni) – ciascun volume, 18 euro.