Artista associata alla Triennale di Milano fino al ’24, Annamaria Ajmone è una performer magnetica, autrice di un movimento sofisticato nella parcellizzazione minuziosa dell’istante in fluire. Al FOG Performing Arts Festival, fino al 21 luglio in Triennale, ha portato il suo NO RAMA, trio femminile che trasforma lo spazio in un visionario ecosistema. Il pezzo inizia nell’ombra: Ajmone, Marta Capaccioli e Lucrezia Palandri si sussurrano parole alle orecchie, rotolando a terra come un corpo trino dalla mobilità in continuum. Preambolo allo sviluppo del pezzo da stringare nei tempi, visto che è nella successiva separazione delle tre e nell’ampliamento del rapporto con spazio, gravità, oggetti, nonché con le curiose macchine sonore di Francesco Cavaliere, che il lavoro acquista ritmo nella ricerca. Certo Ajmone ha una qualità performativa che risucchia lo sguardo dal resto del trio, un aspetto che nella sua luminosità peculiare è da considerare per una tenuta più coesa. Prossimi titoli di FOG con Collettivo MINE, Batsheva Dance Company, Di Stefano, Panzetti /Ticconi.