Un disco postumo può talvolta essere più forte della friabilità dell’esistenza e incentrare sull’autore una luce tanto definitiva quanto sfavillante. Questo è quanto accaduto a David Kimbrough Jr., il talentuoso figlio del quasi omonimo genitore. Lo dimostrano gli otto brani di una devastante bellezza, registrati nel backyard della sua casa ad Holly Springs, Mississippi, nell’ottobre 2017. Voce e chitarra incisi in modalità vecchia scuola con un Ampex 601 ed un microfono a nastro RCA 77DX, dove l’afroamericano raggiunge uno dei due vertici della sua discografia. Solo Shell-Shocked del 2006 regge la forza di questa pubblicazione. Hill Country Blues all’ennesima potenza, ipnotico e primitivo, a cui Kimbrough aggiunge una prorompente vena soul. Sia l’inedita Say You Don’t Love Me che il classico Done Got Old sono da brividi. Sorprende l’intro solo voce della lucente Half Past A Monkey’s Azz e spezza il cuore la toccante versione di Lonesome Road – Lord Have A Mercy On Me: è il commiato migliore per la travagliata vita del musicista che, nonostante la precoce scomparsa il 4 luglio 2019 all’età di cinquantaquattro anni, è riuscito ad imporre il proprio profilo artistico tra i numi tutelari del genere.