Un voto che coinvolge uno spicchio dello stato della Georgia ha catalizzato per settimane l’attenzione degli Usa, si tratta dell’elezione straordinaria per riassegnare il seggio di Tom Price, l’ex deputato pepubblicano della Georgia di recente eletto da Trump segretario alla salute, alla Camera dei rappresentanti.

A SFIDARSI, in uno stato tradizionalmente conservatore, sono Karen Handel, 55 anni, repubblicana, molto gradita all’ex governatrice dell’Alaska Sarah Palin e sostenuta da Trump, e la stella nascente dei democratici «eretici», Jon Ossoff.

Il trentenne Ossoff, laureato alla London School of Economics, non ha mai avuto incarichi pubblici, ha lavorato nella produzione di documentari investigativi, è considerato più a sinistra di molti suoi colleghi e rappresenta quel nuovo partito democratico di cui parla Sanders, diverso da quello che ha perso le elezioni contro un candidato impresentabile come Trump.

AL PRIMO TURNO OSSOFF ha sfiorato la vittoria prendendo il 48,12 per cento dei voti, arrivando vicino a quel 50 per cento che gli avrebbe permesso di evitare il secondo turno e di conquistare un distretto da quarant’anni repubblicano, mentre Handel si è assestata al 19,77, ma il voto repubblicano era penalizzato a causa della presenza di molti candidati del Gop; i due candidati e i gruppi che li sostengono hanno speso un totale di 51 milioni di dollari, diventando la campagna per la Camera più costosa della storia e, probabilmente, le elezioni speciali più seguite dal Watergate.

PER IL GIORNALISTA ed esperto di statistiche Nate Silver «A volte, le cose piccole diventano importanti» e su questo sembrano essere tutti concordi: in questo stato conservatore ha vinto Trump, ma di soli 5 punti. Una vittoria di Handel vorrebbe dire che la base di Trump è sempre solida e formata da radicali di destra, compresi molti repubblicani allineati definitivamente al proprio presidente.
SE INVECE dovesse vincere Ossoff ciò potrebbe spingere a posizioni più moderate i repubblicani e più sinceramente di sinistra i democratici, incentivando anche quel processo di rinnovamento interno del partito che in tanti stanno chiedendo da mesi.