«Nella nostra organizzazione già da diversi anni si stanno facendo largo, lavorando duramente alla riuscita di Narcao Blues Festival, diversi giovani che ricordiamo adolescenti partecipare divertiti nel pubblico durante le passate edizioni. Oggi sono protagonisti in modo attivo, ognuno con le proprie competenze. Questa situazione ci fa capire che abbiamo lavorato bene sul territorio e che nonostante i momenti di crisi economica, siamo riusciti a trovare una connessione con l’area geografica di riferimento. Quel Sulcis che rammentiamo essere purtroppo storicamente tra le provincie più povere d’Italia». Parole chiare e nette quelle di Gianni Melis, storico direttore artistico della rassegna sarda giunta alla ventiseiesima piccolo comune nell’entroterra della Sardegna meridionale ha ospitato tra il 20 e il 23 luglio scorso, la manifestazione incentrata sui suoni del blues. Una quattro giorni strutturata su un doppio concerto serale, formula consolidata e che ha visto una presenza massiccia di pubblico riempire costantemente l’arena di Piazza Europa.

Ad aprire le danze sono stati Mr Owl & The Groovy Walkers, formazione locale capace di generare un ritmico e divertente funk-blues, prima del camerunense Roland Tchakountè. L’artista da anni residente in Francia, grazie anche alla qualità espressa dal quartetto di musicisti transalpini che lo accompagnano, è stato autore di una notevole performance. Grazie ad una interessante fusione tra melodie popolari della sua terra d’origine e i dettami di un classico rock-blues di matrice elettrica, il cantante e chitarrista ha saputo coinvolgere il pubblico presente.

Protagonisti della seconda giornata sono stati dapprima il power trio del giovane talento inglese Laurence Jones e successivamente il navigato ed esperto afroamericano Lucky Peterson accompagnato dalla sua band. Due concerti fortemente elettrici che hanno messo in luce sia le indiscutibili qualità del giovane britannico, che la maestria di Peterson a voce, tastiere e chitarre. Tanta classe per quest’ultimo, apparsa però sacrificata da una selezione di brani proposti a tratti troppo scontati. Protagonista del venerdì sera del festival è stata l’armonica. Prima gli italiani On The Road 4et capitanati da Davide Speranza e poi gli statunitensi Moreland & Arbuckle, con quest’ultimo allo strumento ad ance, hanno dipanato una allegra e frizzante serata in equilibrio tra tecnica ed intrattenimento.

L’ultima giornata di festival è stata aperta dal live set del quartetto del songster Luke Winslow-King, che ha presentato alcuni brani del disco I’m glad trouble don’t last always in prossima uscita: nota di rilievo per il chitarrista italiano Roberto Luti. Gran finale affidato alla Sweet Soul Music Revue, un’orchestra che muovendosi tra classici soul e del r’n’b, ha chiuso il Narcao Blues in un’arena danzante e stipata in ogni dove.