«Abbiamo una sola scelta, resistere per ottenere l’indipendenza e la sovranità per il nostro paese. Siamo disposti a lottare fino alla morte per questo». A parlare così è Badi Hamudi Najem, comandante del VI reggimentodell’esercito della Repubblica araba saharawi democratica (Rasd), di stanza nell’area di Mahbes, territori liberati dello stato saharawi. SIAMO A RIDOSSO DEL MURO di 2.790 chilometri che delimita il confine dell’occupazione marocchina. Soldato di lungo corso (partecipò giovanissimo al primo conflitto di metà anni Settanta), Najem incontra i media condotti fin qui dal Fronte Polisario. È appena trascorsa una giornata di scontri missilistici ai quali i giornalisti...