Dopo aver collaborato in qualità di produttore all’ottimo Prossima fermata Fruitvale Station di Ryan Coogler, e realizzato un paio di corti, Gerard McMurray ha diretto il suo primo lungometraggio, Il codice del silenzio, presentato alla scorsa edizione del Sundance e ora visibile in Italia su Netflix.

Una storia che racconta, senza scavare nelle oscurità dell’animo umano, il piccolo mondo di una confraternita di afroamericani nella quale si può accedere attraverso la supina accettazione di continue vessazioni. Per Zurich e i suoi compagni si tratta di superare una settimana fatta di soprusi, umiliazioni e violenze. Sullo sfondo le parole di Frederick Douglass, afroamericano nato schiavo che nell’Ottocento si emancipò e lottò per i diritti di donne e uomini. Quegli stessi diritti che a distanza di un paio di secoli paiono dimenticati.