Il centrodestra laziale si spacca e regala al capogruppo M5S Gianluca Perilli la funzione di delegato per l’elezione del nuovo capo dello stato, l’unico concesso all’opposizione a Zingaretti.

Il grande elettore grillino ha preso 10 voti, uno in più di Giuseppe Cangemi di Ncd, sostenuto anche da Fi ma evidentemente non da tutto il centrodestra, che insieme sarebbe stato superiore ai 5 stelle.

Nei giorni scorsi sia in Forza Italia che in Ncd erano emerse profonde divisioni su chi dovesse essere il «fedelissimo» inviato a Montecitorio. Secondo gli azzurri il voto mancante è di Storace (La Destra), la cui candidatura era stata respinta dagli altri partiti.