Un 2019 di ripresa rispetto a un interlocutorio 2018- sia pe gli incassi sul grande schermo, che per il teatro i concerti dal vivo e lo sport. È il quadro che emerge dai dati dell’Osservatorio sullo Spettacolo resi noti dalla Siae. Eventi che ovviamente vengono già aggiornati a causa di un 2020 da profondo rosso, con tutti gli spettacoli falcidiati dai mesi della pandemia. La spesa complessiva relativa allo scorso anno, parla di un botteghino che ha sfiorato i 2,8 miliardi di euro (+5,49% rispetto al 2018) e una spesa del pubblico che si avvicina ai 5 miliardi di euro (+2,91%). La fotografia che emerge dall’Osservatorio esplicita il raconto di quanto ha perso il comparto spettacolo a causa della pandemia. Il cinema ha segnato una ripresa, con gli ingressi cresciuti del 13.91% rispetto al 2018, la spesa al botteghino aumentata de 15,26%, la spesa del pubblico del 16,06%, il volume d’affari del 15,97%. Bene anche il teatro: +6,98% al botteghino. Anche il comparto della musica ha visto nel 2019 un aumento di + 5,50% e il volume d’affari (+5,75%).

IL COVID-19 da marzo ha determinato il crollo degli eventi, diminuiti del 64,18% nei primi sei mesi del 2020, con la spesa al botteghino che scende del 66,95%, la spesa del pubblico del 72,96% e gli ingressi del 61,62%. Identitica situazione nell’ambito dell’attività nelle sale da ballo con una contrazione del 71,38% (pari a ben 230mila spettacoli in meno rispetto al 2019) per un calo negli ingressi quantificabile in quasi otto milioni di unità (-68,68%), il comparto ha visto calare la spesa al botteghino di quasi 75 milioni di euro (-68,29%) per un calo della spese del pubblico del 73,89%, pari a una perdita di poco meno di 338 milioni di euro. «Numeri che danno il senso del dramma» dice il dg Blandini, mentre il presidente Mogol sottolinea come: «raccontare oggi il 2019 ha il sapore amaro delle cose perdute».