Tre giovani musicisti in procinto di iniziare un concerto: sullo sfondo il suonatore di cornetto, un autoritratto di Caravaggio; al centro il suonatore di liuto con un drappo rosso sulla spalla; nell’angolo Cupido ignora il gruppo mentre coglie un acino da un grappolo d’uva; tra le mani del ragazzo di spalle uno spartito, probabilmente composto da uno degli amici della cerchia del cardinale Francesco Maria Del Monte, appassionato di musica e mecenate del pittore.

I musici, una delle opere giovanili di Michelangelo Merisi da Caravaggio, dipinta a Roma nel 1595, sarà esposta a Napoli, a Palazzo Zevallos, da domani al 16 luglio in prestito dal Metropolitan Museum di New York. Si tratta di una delle tappe del progetto «L’ospite illustre» all’interno delle sedi Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e uno degli appuntamenti della prima edizione del festival Sky Arte, di cui il gruppo bancario è main sponsor.

L’OPERA È COLLOCATA al secondo piano, nella sala dove di solito si ammira un altro capolavoro di Caravaggio, Il martirio di Sant’Orsola. Realizzato nel 1610, l’atmosfera è completamente cambiata rispetto a I musici: l’allegoria che lega la musica all’eros ha ceduto il passo al dramma. Il dipinto è attualmente al Metropolitan Museum, esposto accanto alla Negazione di San Pietro, realizzato da Caravaggio nello stesso periodo. Sabato e domenica l’ingresso a Palazzo Zevallos sarà gratuito, domani alle 16 (previa registrazione su www.festivalskyarte.com) si potrà assistere alla visita guidata su Caravaggio dello storico dell’arte Claudio Strinati.

La rassegna, in collaborazione con Sky Academy, prende il via oggi con Storie che fanno la storia. Si tratta di un creative camp a cui hanno partecipato gli studenti dell’Accademia di belle arti di Napoli, guidati dall’artista Roxy In The Box: dopo una serie di sopralluoghi, Roxy ha scelto i basamenti circolari in cemento in cui sono stati piantati alberi di ulivo arrivati dalla Palestina, un regalo fatto alla parrocchia di piazza Montesanto, nel cuore del quartiere popolare della Pignasecca, per realizzare il suo progetto. «Il rione si prende cura delle piante, sono sicura che adotterà anche il nostra lavoro», ha spiegato.

SUL CEMENTO e intorno agli alberi verranno ritratti in chiave pop, a partire da oggi, Bud Spencer, Fortunato il tarallaro (protagonista di una delle canzoni di Pino Daniele), il Principe Sansevero, Concetta Barra, Ria Rosa (cantante napoletana sbarcata negli Usa nell’Ottocento, rischiò l’espulsione per aver preso le parti di Sacco e Vanzetti), Giancarlo Siani, Annibale Ruccello, Giulia Civita (educatrice anche lei dell’Ottocento, lavorava con gli scugnizzi seguendo una pedagogia innovativa), l’étoile Fanny Cerrito e Artemisia Gentileschi. Domenica, a mezzogiorno, a ogni ritratto corrisponderà uno sgabello su cui si siederà un attore che racconterà se stesso attraverso il personaggio e la sua storia. L’unico sgabello che resterà vuoto sarà quello di Totò: «Non ho voluto assegnare un compito così difficile ma il pubblico sarà libero di occupare quel posto e interagire».
Domani e domenica a Villa Pignatelli il laboratorio per ragazzi «Sky un mare da salvare» con il musicista Maurizio Capone. Ancora per gli studenti delle scuole napoletane i workshop Sky Academy reporters mentre i ragazzi del rione Sanità si trasformano in videomaker per raccontare il quartiere.

Domenica, alle 17.30, a Villa Pignatelli la tavola rotonda Artevisione: interverranno il direttore del museo Madre, Andrea Viliani, Martina Melilli, Massimo Carozzi (Zimmerfrei), Riccardo Giacconi e la curatrice di Artevisione Chiara Agnello.