I negoziati tra repubblicani e democratici per evitare un nuovo shutdown termineranno il 15 febbraio. Come in molti si aspettavano non sembra che si siano mossi di un passo. Per mettere le mani avanti, Trump su Twitter ha accusato l’opposizione di cercare un’altra interruzione: dopo una «bruttissima settimana per i dem, con i grandi numeri dell’economia, il disastro della Virginia (le accuse di molestie e razzismo a tre dirigenti del partito, ndr) e il discorso sullo stato dell’Unione, ora con la terribile offerta che stanno facendo alla commissione sui confini credo davvero che vogliano uno shutdown».

Qualche ora dopo, sempre su Twitter, The Donald ha menzionanto la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza. Non è chiaro quale strada sceglierà allo scadere della pausa dello shutdown ma di sicuro qualcosa si capirà nel comizio che il tycoon farà a El Paso, in Texas, città di frontiera il cui sindaco democratico, Beto O’Rourke, è diventato uno degli astri liberal del partito, in aria di candidatura per il 2020.

Il discorso si terrà alle 19, troppo tardi per noi, e sarà preceduto due ore prima da un comizio di O’Rourke, che vuole denunciare «l’ossessione di Trump per il muro alla frontiera e la deformazione con cui descrive la vita a El Paso».