Gli euroscettici e i partiti di destra in Europa hanno ottenuto risultati importanti: in Belgio i nazionalisti fiamminghi sono dati al 30%, in Danimarca e Finlandia i partiti di estrema destra sono primi agli exit poll. In Ungheria gli antisemiti di Jobbik sono al 15%.

BELGIO

In Belgio i nazionalisti fiamminghi, quando sono stati conteggiate un quinto delle votazioni hanno ottenuto il 30% dei voti. Il risultato dell’N-Va è tanto più importante, dato che in Belgio ha votato il 90% degli aventi diritto.

UNGHERIA

In Ungheria la sfida era tra destra ed estrema destra. Il partito guidato dal premier populista Viktor Orban ha vinto con oltre il 50% dei consensi, ma dovrà fare i conti con gli estremisti antisemiti di Jobbik, diventato il secondo partito con il 15% nonostante un calo di consensi rispetto alle politiche. Il vero avversario del partito di governo, è quindi il partito antisemita. «Saremo noi a sfidare prossimamente Fidesz», ha dichiarato il leader Gabor Vona. «Ci hanno voluto screditare ma i nostri elettori non hanno ceduto», ha aggiunto. Secondo Vona, il partito di governo Fidesz e i partiti di centrosinistra sono «servi di interessi stranieri», mentre solo Jobbik .- nonostante «la campagna d’odio»- difende in modo credibile gli interessi degli ungheresi contro le multinazionali e «latifondisti» che vogliono accaparrarsi i terreni agricoli degli ungheresi.

DANIMARCA

Straordinaria affermazione del partito considerato anti immigrati in Danimarca. Secondo gli exit poll l’estrema destra del Danish People Party sarebbe primo partito con il 23,1% (+3 deputati rispetto al 2009 quando presero il 15%), secondi i socialisti con il 20,5%, terzi i liberali con il 17,2%

FINLANDIA

In Finlandia guadagna voti il partito euroscettico e anti-immigrati dei «Veri finlandesi». Secondo gli ultimi exit poll, il partito Perussuomalaiset avrebbe il 13,2% dei voti, in aumento di 3,4 punti rispetto al 2009, con 13 europarlamentari eletti. Testa a testa fra il partito di centro all’opposizione e i conservatori del primo ministro Jyrki Katainen, entrambi al 21%. I socialdemocratici, parte della coalizione di governo, scendono al 12,6%.