In circa 200, quasi tutti tunisini, sono approdati a Lampedusa su otto barchini tra domenica notte e l’alba di ieri, inclusi i 65 segnalati da Alarm phone. Metà delle imbarcazioni hanno raggiunto la costa in modo autonomo, gli altri sono stati agganciati dalle motovedette. I migranti sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove gli ospiti sono risaliti a 910, a fronte dei 95 posti previsti. In 3 hanno provato la fuga ma sono stati ripresi. Il sindaco Totò Martello nel Cpa ne contava 1.050: «Se non c’è il maltempo, l’emergenza non l’arresta nessuno – ha commentato ieri -. Il governo deve intervenire, l’Europa è assente. È brutto che tutto il peso dell’immigrazione debba ricadere sulla popolazione».

I trasferimenti non riescono a tenere il ritmo degli sbarchi così il Viminale ha inviato Azzurra, la nave per la quarantena noleggiata dal ministero con una procedura lampo. L’arrivo è previsto per stamattina, dopo aver superato ieri i controlli a Porto Empedocle, dove la gestione dell’accoglienza resta difficile.

Ieri mattina nel comune dell’agrigentino si è diffusa la notizia di una seconda fuga dal centro: circa 50 persone su 370 (la capienza è di 100), anche in questo caso soprattutto tunisini, hanno scavalcato la recensione per dileguarsi. Partite le ricerche, in serata ne mancavano ancora 25. La tensione era altissima al punto che i migranti hanno protestato con il lancio di oggetti verso i carabinieri. «Qualcuno non ha mai visto la tensostruttura di Porto Empedocle e non ha dunque la piena consapevolezza di come non si possano tenere centinaia di persone sotto il sole siciliano. A Lampedusa non ci sono rivolte. Cosa che invece accade a Porto Empedocle», ha spiegato la sindaca Ida Carmina.

Nel pomeriggio la prefettura ha cercato di ridimensionare l’accaduto: «Non risultano migranti fuggiti, c’è stata una protesta perché fa molto caldo, hanno rifiutato il cibo. Sono stati fatti uscire sul piazzale antistante la struttura, seduti a terra nel recinto vigilati dalle forze dell’ordine». Altri quattro sono scappati dal centro di accoglienza di Bisconte a Messina.

Stamattina i migranti di Porto Empedocle verranno trasferiti, probabilmente verso Caltanissetta. Mentre Azzurra, del gruppo Grandi navi veloci, arriva a Lampedusa: il mega traghetto può accogliere 700 migranti più il personale di bordo, forze di polizia e Croce rossa. La nave servirà ad allentare la tensione nell’hotspot. Spetterà alla Capitaneria di porto stabilire se rimarrà in rada o se tornerà verso le coste siciliane. I numeri dicono che comunque non basta. È stata avviata una nuova gara per il reperimento di una seconda nave, che potrebbe ugualmente andare in Sicilia.

Il governo ha predisposto anche un’altra soluzione. Tra Vizzini e Militello in provincia di Catania, la Croce rossa sta costruendo, su disposizione del Viminale, una struttura d’emergenza per i migranti in quarantena. Il centro è stato sistemato all’interno di un deposito in disuso dell’Aeronautica militare, in contrada Salonia. E un’altro sarebbe in via di realizzazione, ma non in Sicilia. «Pensare che si possa creare una tensostruttura o una tendopoli con centinaia di migranti in un sito Unesco è un controsenso» il commento dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

Ancora sul fronte migranti, prosegue la polemica tra alleati di governo. La scorsa settimana il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, aveva dichiarato: «Sullo ius culturae non mollo, sono sicuro che arriverà anche questo risultato». Ieri il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà, ha liquidato l’idea: «Come M5S siamo concentrati sul rilancio economico». Più drastico il reggente Vito Crimi: «La proposta del Pd è inopportuna e intempestiva». Ma il dem Matteo Orfini ha replicato: «Delrio non ha detto nulla di sconvolgente. È la reazione dei 5s a essere sconcertante. Le Camere possano fare più cose insieme. Credo si debba procedere su questo».

Giornata di tragedie nel Mediterraneo. Almeno 7 migranti (5 donne) sono morti davanti alla coste marocchine, nei pressi di Tarfaya, cercando di raggiungere le Canarie. Tre corpi senza vita sono stati trovati su una spiaggia nella zona di Ghot Romman a Tajoura, a est della capitale libica Tripoli. Quattro i cadaveri recuperati nelle acque turche al largo di Foca, in provincia di Smirne, dopo che un’imbarcazione di fortuna con a bordo nove migranti si è ribaltata nell’Egeo.