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Migranti, naufragio in Tunisia undici morti e 7 dispersi

Migranti, naufragio in Tunisia undici morti e 7 dispersi

Immigrazione La tragedia avvenuta al largo di Sfax. In Italia superata quota 100 mila arrivi

Pubblicato circa un anno faEdizione del 15 agosto 2023

Undici migranti deceduti e sette dispersi. E’ il bilancio dell’ennesimo naufragio avvenuto al largo di Sfax, nella Tunisia centro-orientale. L’imbarcazione di fortuna – ha dichiarato il portavoce del tribunale della città, Faouzi Masmoudi – trasportava «35 persone, tra cui donne e bambini, la maggior parte delle quali tunisine» e si è rovesciata «poco dopo aver lasciato la costa di Sidi Mansour» vicino a Sfax. «23 persone sono state salvate», ha aggiunto il portavoce.

Stretta tra crisi economica e tensioni sociali e politiche, alle quali si è aggiunta una serie di violenze contro i migranti di origine subsahariana, la Tunisia è sempre più il punto di partenza verso l’Europa e il recente accordo siglato dall’Unione europea con il paese del nordafrica per fermare le partenze dei barchini carichi di migranti, almeno per ora non sembra funzionare. Sfax, seconda città del paese. è dall’inizio dell’anno il principale porto di imbarco per migliaia di uomini, donne e bambini. Dal primo gennaio alla fine di luglio, secondo i dati forniti dall’Alto commissariato della Nazioni unite per i rifugiati, le partenze verso Lampedusa sono aumentate del 300 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Percentuali confermate ampiamente dai dati relativi agli sbarchi in Italia, che hanno ormai superato abbondantemente le 100 mila unità.

Dal 1 gennaio alle 8 del mattino di ieri, gli arrivi sono stati 99.771 (fonte Viminale, erano stati 48.028 nello stesso periodo del 2022) ai quali vanno però aggiunti i circa 10 mila migranti entrati nel paese attraverso la rotta balcanica,

A Lampedusa intanto anche ieri che ieri sono continuati gli sbarchi, con 109 persone a bordo di quattro barchini arrivate nella notte tra domenica e lunedì. Due gruppi di 15 e 8 persone sono riusciti ad arrivare direttamente sulla terraferma. A bloccarli i carabinieri e i finanzieri. Si tratta di tunisini che hanno dichiarato di essere salpati da Monastir e Chebba. Altri due barchini, entrambi salpati da Sfax, in Tunisia, sono stati invece soccorsi dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza. Il mezzo aveva a bordo 44 persone (14 donne e 3 minori) e 42 (2 donne e 5 minori) originarie di Benin, Sudan, Burkina Faso, Camerun, Congo, Costa d’Avorio e Mali. Il gruppo di otto tunisini ha raccontato ai finanzieri di essere arrivato con una barca di loro proprietà. Domenica, invece, sull’isola, ci sono stati 24 sbarchi con un totale di 912 persone, quasi tutte salpate dalla Tunisia. Nell’hotspot dell’isola si sono così ritrovate 1.764 persone prima che cominciassero i trasferimenti a bordo di traghetti: 600 migranti sono stati imbarcati sul traghetto di linea Galaxy per Porto Empedocle. Stessa destinazione per altri 200 trasferiti trasferiti ieri sera alle 21 con la seconda motonave che collega le isole Pelagie con Porto Empedocle. Sempre domenica sono stati 1.200 in totale i migranti che hanno lasciato l’isola.

Intanto sono sbarcati a Civitavecchia i 254 naufraghi tratti in salvo dall’Ocean Viking tra il 10 e l’11 agosto scorsi nel Mediterraneo centrale, dopo essere fuggiti dalla Libia e dalla Tunisia.

Quella dei condotta nei giorni scorsi è stata la più grande operazione di soccorso di sempre dell’Ocean Viking: 15 salvataggi e 48 ore di operazioni in mare per un totale di 623 persone tratte in salvo. Tra loro anche 15 bambini e 146 minori non accompagnati. Infine Alarm Phone ha lanciato l’allarme su due gruppi di migranti in difficoltà: trenta al largo della Libia e altrettanti vicino a Samos, in Grecia. Quest’ultimo, denuncia Ap, «è in grave difficoltà, denunciano un motore rubato e violenti attacchi contro di loro. L’acqua sta entrando nella barca». red. int.

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