Nasce alla Camera «ManifestA», una nuova componente del gruppo misto formata da 4 deputate ex M5S, che hanno deciso di gemellarsi con Rifondazione e Potere al Popolo (che hanno concesso i loro simboli). «ManifestA è un appello a chi non voce ad alzare la testa, a manifestare», spiega Simona Suriano, una delle protagoniste dell’operazione con Doriana Sarli, Yana Ehm e Silvia Benedetti. «La nostra vuole essere un’aggregazione di movimenti, partiti e sindacati che si riconoscono in una sinistra alternativa, perché la sinistra non è più presente in Parlamento. Vogliamo dare voce a chi non ha voce nelle istituzioni, una chiara voce di opposizione da sinistra al governo Draghi», spiegano.

Al battesimo alla Camera presente anche il segretario di Rifondazione Maurizio Acerbo che parla del «bisogno di opposizione dentro il palazzo», di una voce «realmente pacifista che non indossa l’elmetto della Nato». Di una sinistra che «non intende essere ornamentale». Ma alternativa anche di alternativa al Pd e alle forze di sinistra che sono alleate coi dem. Marta Collot di Pap sottolinea il sostegno ai movimenti degli studenti contro la «repressione sistematica» e il no all’alternanza scuola lavoro. «Questo governo liberista non fa nulla contro il disagio sociale», dice Suriano. Il coro di sostegno a Draghi ha assunto delle caratteristiche da regime», rincara Acerbo.

Sullo sfondo l’idea di un progetto per le prossime politiche che metta insieme le tante sigle della sinistra radicale. Magari guidato da Luigi de Magistris. «Con lui ci sono contatti, ma allo stato non esiste alcun progetto per dar vita a un partito o ad una lista», spiega Sarli. «Non abbiamo questa ambizione». Yana Ehm precisa che il nome della componente «non ha alcun legame con il quotidiano il manifesto».