La «Società Italiana delle Letterate» festeggia i suoi venti anni di vita e attività con un convegno internazionale, intitolato «Conflitti e rivoluzioni: scritture della complessità», che prende il via oggi a Firenze, la città dove nel 1995 fu proposta, sempre all’interno di un convegno, l’idea dalla quale, qualche mese dopo, sarebbe nata l’associazione.

Quali parole, quali narrazioni, quale performatività troviamo nelle scritture e nelle arti delle donne? Quali esempi di pratiche antagoniste, dissonanti e dissenzienti rispetto all’egemonia patriarcale? Il pensiero, la scrittura e le pratiche delle donne, come affrontano conflitto e rivoluzioni? Queste e altre le domande sulle quali le partecipanti al convegno si confronteranno.

L’incontro sarà aperto (ore 14, Aula magna dell’Università degli Studi), dai dialogo su «Conflitti» (Clotilde Barabulli e Laura Marzi) e sulle «Rivoluzioni» (Laura Fortini e Alessandra Pigliaru), coordinati da Liana Borghi. Seguirà l’intervento dell’artista visiva Giusy Calia e Giuliana Misserville che dialogheranno sul tema «Riscritture asimmetriche».

Cuore del convegno saranno 11 workshop che si svolgeranno dal pomeriggio di oggi (ore 17) presso il Dipartimento di Lingue e Letterature e Studi interculturali in via Santa Reparata 93, e sabato mattina dalle 9 alle 12 presso la scuola di Studi Umanistici e di Formazione in via Laura 48. Ciascun workshop è stato proposto, e sarà condotto, da diverse coordinatrici. Molti i temi in cui si declineranno le scritture della complessità: «Non normale, non rassicurante. Laboratorio sul teatro di Caryl Churchill» di Paola Bono e Giorgina Pilozzi; «Narrazioni non lineari: esplorazione di conflittualità e scansioni rivoluzionarie nella letteratura, le arti visive e altre forme di narrazione delle donne» di Liana Borghi e Roberta Mazzanti; «Che genere di conflitto: scritture ed esperienze di donne tra spostamenti, ricomposizioni e rotture» di Gisella Modica e Federica Castelli; «Alba de Céspedes. Poesia e rivoluzione» di Chiara Cremaschi e Sara Filippelli; Annie Ernaux e «La Scrittura come un coltello» di Valeria Lo Forte, «Conflitti globali, cinema e personagge. Le figure femminili nella rappresentazione filmica dei traumi collettivi contemporane»i di Antonella Buonauro; «Terra di Palestina» di Maria Vittoria Tessitore e Nadia Setti, con la presenza di Valérie Pouzol (Paris 8) e Areen Abu Hlal (Università di Poitiers); «Dell’impresa di raccontare i lavori del vivere, per vivere» di Cristina Bracchi e Laura Fortini; «Raccontare la politica, ovvero l’arte della guerra con altri mezzi» di Bia Sarasini; «La cecità» di Maria Inversi; «E se…? Rivoluzioni poetiche imperfette, relazioni meravigliose, sguardi ironici, trasgressioni dissonanti» di Lisa Marchi, Cristiana Pagliarusco, Giovanna Covi, Francesca Berguecio e Rosa Edith Tapia Pena.

Sabato alle 17 alla Biblioteca delle Oblate in via dell’Oriuolo 26 la scrittrice e giornalista libanese che dal 1989 vive e lavora a Parigi, Hoda Barakat dialogherà con Laura Graziano sul tema «Abbiamo tanto amato la rivoluzione». La giornata si concluderà con «Regina di fiori e di perle», performance della scrittrice e regista poliedrica italo-etiope Gabriella Ghermandi .

Sarà il Giardino dei Ciliegi, in via dell’Agnolo 5 ad accogliere la sessione finale del convegno domenica alle 9.30 con una discussione coordinata da Roberta Mazzanti e Giuliana Misserville sul tema «Sil/labario: dalle parole del convegno al futuro della Sil». Interverranno Anna Maria Crispino, Liliana Rampello, Stefania Tarantino e tutte le partecipanti al convegno. Dalle 12.30 alle 13.30 la festa finale insieme ad «Ardesiaband» con Stefania Tarantino, Pina Valentino (percussione), su parole di Emily Dickinson, Carla Lonzi e altre.

Per altre informazioni si può consultare il sito www.societadelleletterate.it o la pagina facebook «Conflitti e rivoluzioni:scritture della complessità».