Dopo le voci sulla cancellazione della serie, lo scorso settembre Netflix ha annunciato ufficialmente che Narcos è stata rinnovata per altre due stagioni: la tre e la quattro.
E proprio ieri è uscito il trailer della terza stagione, la prima dopo la morte del protagonista indiscusso Pablo Escobar (Wagner Moura): ora Narcos si concentrerà sul cartello di Cali, la cui ascesa – raccontata anch’essa nella seconda stagione – ha coinciso proprio con il rovescio delle fortune del signore della droga di Medellìn.

«Sin dal principio, quando abbiamo deciso di chiamare lo show Narcos e non Pablo Escobar – ha spiegato infatti in un’intervista il creatore della serie Eric Newman – ho sempre pensato di raccontare la storia continuativa della cocaina». Una storia di violenza, cartelli criminali, fortune nate all’improvviso e altrettanto repentinamente distrutte.

A differenza della fama mondiale di Escobar, il potere del cartello di Cali che ha rimpiazzato il suo impero è meno noto – Netflix lancia infatti la nuova stagione descrivendo quei narcotrafficanti come «i più grandi signori della droga di cui probabilmente non avete mai sentito parlare».
Tra i protagonisti torna l’agente della Dea impegnato nella lotta al narcotraffico in Colombia Javier Pena (Pedro Pascal), mentre il suo partner Steve Murphy (Boyd Hollbrook) – l’americano immortalato insieme al cadavere di Escobar in una storica foto – lascia il campo a nuovi agenti a stelle e strisce.

Narcos 3 uscirà il primo settembre sempre su Netflix, che la produce e che ha sfruttato il suo enorme successo affollando la programmazione di documentari, serie e film basate proprio su Escobar e sul narcotraffico. La serie colombiana Pablo Escobar: El patron del mal, il documentario a puntare Los tiempos de Pablo Escobar, ma anche il film The Infiltrator, con Bryan Cranston nei panni di un agente della dogana sotto copertura che ha aiutato a incastrare Escobar. E la stessa nuova serie di punta della piattaforma streaming, Ozark, gravita intorno al mondo del narcotraffico.