Di  Nadežda Tolokonnikova, che incontriamo in una tappa del tour promozionale per il suo ultimo libro (Read& Riot – A Pussy Riot Guide to Activism, HarperCollins), oltre allo sguardo tenebroso da ritratto di Tamara de Lempicka, colpisce il fisico esile. Il corpo minuto che da oltre un decennio non ha esitato ad anteporre antagonisticamente al feroce regime putiniano. Un impegno di cui la ventinovenne co-fondatrice del collettivo femminista art-punk Pussy Riot, oggi madre di una figlia di dieci anni, ha fatto personalmente le spese. Le ragazze del collettivo sono state selvaggiamente picchiate da miliziani cosacchi a Sochi, pedinate, arrestate e...