Anche nella sua versione revisited il Muslim Ban di Donald Trump non può essere applicato perché permane la discriminazione delle persone su base religiosa. È una Corte d’appello federale di Richmond (Virginia) ad averlo decretato, ieri, rimandando la decisione finale alla Corte suprema.

Trump aveva provato ad aggirare un’analoga sentenza di una corte di San Francisco che lo scorso gennaio aveva bocciato il provvedimento nella sua prima versione. Tra le modifiche introdotte nella seconda c’era l’esclusione dell’Iraq dalla lista dei paesi «cattivi» e quella dei profughi siriani dal bando totale appunto sui profughi, oltre a una maggiore discrezionalità per i viaggiatori provenienti da Yemen, Iran, Siria, Libia, Sudan, Somalia.

Secondo i giudici di Richmond l’impianto discriminatorio della legge è rimasto invariato.