Danza e musica? Il rapporto è esplorato da secoli secondo miriadi di possibilità, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, coreografi di deciso spessore autoriale, hanno dedicato all’argomento il progetto Poiesis. Tre spettacoli, La morte e la fanciulla/Franz Schubert, Erectus/Charles Mingus, Pelleas et Melisande/Arnold Schoenberg una sorta di traduzione stenografica e minuziosa di partiture musicali in segno scenico.

CONTA il risultato, che già ottimo ne La morte e la fanciulla, interpretato da tre danzatrici, si conferma in Erectus/Charles Mingus, visto nella stagione di danza del PimOff di Milano, in attesa di assistere altrove al terzo capitolo. Se La morte e la fanciulla ci portava dentro i meandri del vivere e del morire con una coreografia di formidabile tocco ideata per tre danzatrici, in Erectus protagonisti sono quattro maschi, Fabio Caputo, Marco Bissoli, Cristian Cucco e Nicolas Grimaldi Capitello. Nudi come nude erano le tre danzatrici. Abbondanza/Bertoni: «la pelle degli interpreti è ancora una volta l’unico abito scenico, la nudità per superare il concetto di danzatore e arrivare a vedere l’uomo, il corpo. Di esemplari maschi. Di maschi esemplari». La musica è il cult di Charles Mingus Pithecanthropus Erectus, album del 1956 che anticipa il free-jazz.

ABBONDANZA e Bertoni si tuffano con i loro strepitosi danzatori co-autori nelle quattro parti dell’album con una baldanza coreografica incessante. Si parte con A Foggy Day, introdotta come le altre da immagini video di sfondo in cui troneggia, maestoso, lo sguardo di un cavallo. «Decortichiamo e scopriamo l’anima animale, accostando la fatica e il sudore degli interpreti a quella dell’animale a loro bestialmente diverso e somigliante».

IN SCENA la visione si trasforma in un gioco a quattro linee, otto gambe, otto braccia, quattro corpi, quattro qualità mobilissime di movimento, che entrano e escono di scena in nuove formazioni, che fluiscono dentro la musica esaltandone le voci strumentali mai in modo didascalico, ma inventivo. Svettano assoli e insiemi in Pithecanthropus Erectus, pieno di lift inaspettati il duo di Profile of Jackie, esplosive le variazioni dei quattro nel finale Love Chant. Un lavoro battente in cui i linguaggi di danza e musica si mischiano in un guizzo che trasforma con leggerezza e corposità i vocabolari del corpo.