Meglio liquida, sotto forma di vinile dato per anni in estinzione e prodigiosamente resuscitato, o nel classico dischetto sotto forma di cd? Mai come nelle ultime stagioni il mercato della musica vive di poche certezze e massime instabilità. È un po’ il quadro che emerge dalle classifiche appena annunciate dalla Top of the Music Fimi/Gfk, che copre l’intero mercato discografico italiano nei canali fisico, download e streaming.

Un mercato – quello degli album – dalla top 10 dominata da produzioni italiane, con la sola eccezione dei Coldplay di Chris Martin. Vince – ma era un po’ nelle attese – la coppia Mina Celentano con oltre 150 mila copie (ma il disco è già oltre le 200 mila complessive) vendute della loro rentreé discografica Le migliori. Certo, lontani i fasti del 1998 quando di copie ne erano state piazzate oltre 1 milione e mezzo ma internet e la pirateria digitale erano al di là da venire.

Dopo la tigre e il molleggiato, Tiziano Ferro, Ligabue, Vasco Rossi, Alessandra Amoroso, Laura Pausini, Coldplay, Zucchero e il fenomeno social Benji & Fede. Un mercato – e lo dice chiaramente la classifica finale con i titoli principali pubblicati nel mese di novembre – le cui vendite si concentrano soprattutto nei trenta giorni che precedono il natale, un periodo che da solo rappresenta il 30% del totale. Ma il 2016 è stato l’anno – dicevamo – della rinascita del vinile che continua segnare una presenza crescente: +74%. L’album più venduto è Blackstar di Bowie, seguito da Mina Celentano e dall’eterno Dark side of the Moon dei Pink Floyd, mentre guida la hit dei singoli digitali Sia con Cheap Thrills.

Ma il vero trionfatore delle classifiche – con un incremento del 54% rispetto a dodici mesi orsono – è lo stream che è arrivato a toccare quota 100 milioni surclassando – è ormai in declino – il download. È il segnale che certifica come ormai tutti, discografici e artisti, si trovano allineati sulla linea delle piattaforme di ascolto come Spotify, su cui i consumatori si stanno dirigendo in massa. Con qualche resistenza: come Adele che ha concesso ceduto solo nove mesi dopo l’uscita dell’album 25 nei negozi fisici e digitali. Con molto fiuto, perché con i suoi 18 milioni di pezzi venduti certifica come il formato fisico mantenga comunque un certo appeal.