Il rapporto tra musica e paesaggio è al centro del progetto Music Platform, web format che utilizza le basi della musica elettronica per esplorare il tessuto visivo e sonoro di alcuni dei paesaggi più affascinanti e preziosi del Mezzogiorno d’Italia.

L’omonimo collettivo, nato due anni fa nel Salento sotto la guida di Daniele Marzano, accompagna il pubblico in un viaggio visivo nel patrimonio culturale della Puglia, instaurando un punto d’incontro tra passato e contemporaneità, tra spazio e suono.

Ogni puntata chiamata Inside Territory, fruibile gratuitamente sulle piattaforme web del progetto, scaturisce dell’incontro dello staff di Music Platform con il paesaggio e i luoghi più importanti delle città ritratte: attraverso un dialogo costante tra docenti universitari, storici e abitanti del posto, emergono le storie sconosciute del territorio e soprattutto i suoni che caratterizzano ogni luogo. Di volta in volta un musicista del panorama nazionale della musica elettronica è chiamato a confrontarsi con il paesaggio e a sonorizzare il documentario, accompagnando così lo spettatore in un viaggio unico nel suo genere. La particolarità del progetto è che dall’annuncio fino alla diretta streaming della puntata è impossibile scoprire il luogo e il nome dell’artista.

Per accompagnare l’attesa, il collettivo realizza delle interviste, Inside History, sulla storia e le curiosità dei luoghi senza mai rivelarne il nome. I luoghi di questa particolare mappatura spaziano dal nord al sud della Puglia toccando la città di Trani e la sua comunità multi-etnica con la chiesa di San Martino, sede della comunità cristiana ortodossa, la sinagoga Scolanova, la moschea e la chiesa cattolica di Santa Maria de Russis che sono rappresentate nella performance sonora di Marco Cassanelli e Deckard. I quartieri e il museo delle ceramiche di Grottaglie sono raccontati dal DJ Marco Bruno mentre l’entroterra brindisino intorno a Cisternino, la zona della Murgia dei Trulli e della Valle d’Idria, è stato sonorizzato dal Dj Andrea Mi.

Dal nord il collettivo si è spinto fino al profondo sud, dove il mare incontra la terra. Per secoli la costa del sud Salento è stata la porta d’ingresso per i popoli provenienti da oriente come la zona di Castro città mitica narrata dal Dj N-Zino, dove Enea trovò riposo durante il suo viaggio, o come la città di Otranto il punto più a Oriente d’Italia che ha difeso l’Europa dalla minaccia delle invasioni turche grazie al faro di Punta Palacia, dove il mar Adriatico e il mar Ionio s’incontrano, e il Castello Aragonese le cui stanze sono state sonorizzate da Don Pasta.

Dal mare il collettivo ha attraversato l’entroterra della penisola penetrando nella storia e nella memoria salentina. Partendo dai luoghi più rappresentativi della città messapica Muro Leccese, come gli antichi frantoi oleari o il Palazzo del Principe, sonorizzato da Dario Lotti, il collettivo ha esplorato il comune di Scorrano, antico crocevia e punto di ritrovo per il commercio, proseguendo per Maglie, avamposto dei crociati verso la Terra Santa, fino a raggiungere la città barocca per eccellenza: Lecce e il suo Castello Carlo V che ha accolto, all’interno dei sotterranei, il trio Fragment Dimension.

L’ultima tappa di questo straordinario viaggio è all’interno della cava di Bauxite insieme al duo elettronico 3ZK che ha esplorato con le sue sonorità il paesaggio circostante come la Grotta Sfondata, la maestosa Torre del Serpe e la particolare marmitta dei giganti