In superficie c’è il riflesso dell’acqua sui volti di giovani tedeschi nella Berlino assolata del 1929, persone comuni, non professionisti dello schermo, protagonisti di quel «film senza attori» che è Menschen am Sonntag, una delle ultime pellicole del cinema muto tedesco, prima dell’ascesa del nazismo. Sotto quella spensieratezza c’è la consapevolezza più profonda e a posteriori di quello che sarebbe accaduto dopo, la nostra e quella dei islandesi Mùm, che si sono innamorati di questo film e attorno ad esso hanno costruito il loro Electronic silent film project, una sonorizzazione a quattro mani della pellicola scritta da Billy Wilder, che debutterà in anteprima per l’Italia al Bergamo Film Meeting il 4 marzo.

«La scelta è caduta su questo film perché cercavamo qualcosa che ci permettesse di avere un approccio alla musica molto libero, non volevamo una pellicola dalla struttura troppo rigida, né ci interessava lavorare su una colonna sonora che ha un’architettura più specifica», spiega Örvar Smàrason, uno dei fondatori della band di Reykjavík che insieme a Bjork, Sigur Rós e Of monsters and men è protagonista della scena musicale islandese.

«Quando ho visto la prima volta Menschen am Sonntag ho subito pensato che fosse perfetto nella sua apparente leggerezza: oltre all’impronta della Storia e di Hitler, anche nel film stesso che racconta una domenica d’estate emergono aspetti pesanti a livello sociale, come le dinamiche di genere rivelate dalle interazioni tra i protagonisti del film. Lo trovo un meccanismo molto vicino a quello che facciamo: sotto la nostra musica apparentemente onirica e lieve, c’è sempre qualcosa di più profondo».

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Insieme all’amico Gunnar Tynes con cui suona nei Mùm, Smàrason ha cominciato a metter mano al progetto scegliendo l’improvvisazione: «abbiamo lavorato a cinque sessioni, una al mese per cinque mesi, in cui ci siamo trovati per suonare ispirandoci alla pellicola: da questi incontri sono emerse delle costanti, micro strutture essenziali, che ci hanno permesso di creare in libertà qualcosa che non fosse solo un tappeto sonoro per un film muto – spiega il musicista – non dimentichiamoci poi che negli anni ’20 e ’30 questi film non erano così ’silent” come pensiamo: c’erano le sonorizzazioni con il pianoforte dei film di Buster Keaton e artisti come il geniale Edmund Meisel», autore della colonna sonora del film La corazzata Potëmkin, di cui i Mùm hanno realizzato una loro versione. L’attenzione dei Mùm sul rapporto tra cinema e musica è rivolta a un processo creativo che sia il più possibile libero e aperto alle contaminazioni con altre arti, dalla poesia, alla letteratura, al teatro: «la prima cosa che abbiamo fatto è stata una colonna sonora per una rappresentazione», quella in cui Smàrason e Tynes hanno conosciuto Gyða e Kristín Anna Valtysdòttir, loro future compagne di band, allora impegnate nella messa in scena dello spettacolo.

Dal 1997 ad oggi oltre ad aver pubblicato 6 album e 4 ep, remixato brani di artisti come Sigur Rós e Emiliana Torrini, i Mùm hanno anche lavorato a numerosi radio drammi, colonne sonore e pubblicato Flugmaður, un disco di poesia realizzato con lo scrittore e poeta islandese Andri Snær Magnason; a cui si aggiungono collaborazioni eclettiche che spaziano dal pop di Whistle, realizzata con Kylie Minogue, a Drownin una composizione nata in collaborazione con il pianista tedesco Hauschka per la MDR Radio Symphony Orchestra di Lipsia.

A questo si aggiunge per Smàrason anche Scapigliata, un romanzo lirico e surreale pubblicato in Italia da Scritturapura, «in cui ritorna questo approccio alla creatività molto destrutturato, che cerca di prendere distanza da vincoli formali – spiega l’artista – lo stesso che stiamo utilizzando anche per il nuovo album in arrivo per il prossimo autunno sempre con l’etichetta Morr Music. Non sappiamo ancora bene che fisionomia avrà, ma l’incertezza fa parte del gioco. Intanto proseguiamo il tour di Menschen am Sonntag: tre settimane fa abbiamo suonato a Berlino, dove il film era ambientato, si è creata una fortissima energia e la risposta delle persone è stata bellissima». Dopo la performance tedesca, le tappe di Istanbul, Berna, Lugano e l’anteprima italiana di Bergamo il 4 marzo, l’Electronic Silent film project dei Mùm sarà il 5 allo Spazio Tondelli di Riccione, il 6 al Magnolia a Milano e il 7 a Roma al Monks.