Magari a sua insaputa, il giudice Ugo Bellini ruba la scena a Bruno Valentini. Nel giorno in cui il nuovo sindaco entra trionfante in palazzo Pubblico – e subito ribadisce che la Fondazione Mps deve restare l’azionista di riferimento del gruppo bancario – il gup della maxi inchiesta su Rocca Salimbeni manda a processo Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Giuseppe Baldassari, la vecchia gestione della banca. Giudizio immediato, con prima udienza il 26 settembre, per il filone di indagine che nel gennaio scorso fece da detonatore del caso Monte Paschi. Cioè l’assai rischiosa ristrutturazione del 2009 con la banca giapponese Nomura del già fallimentare derivato Alexandria: un bagno di sangue con perdite di centinaia di milioni per un Monte che stava già soffocando a causa dell’indigeribile acquisto di Antonveneta. Ma soprattutto fu un contratto, un mandate agreement, che il giudice Bellini conferma essere stato nascosto a Bankitalia, così come ipotizzato dalla procura. Un contratto ufficialmente nascosto nella cassaforte del dg Vigni, e «ritrovato» dagli attuali dioscuri della banca Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. L’ipotesi di reato per Mussari, Vigni e Baldasarri è quella di ostacolo all’autorità di vigilanza. Il professor Tullio Padovani, difensore dell’ex presidente Mps, non fa una piega: «Siamo tranquillissimi, non abbiamo ostacolato nessuno, vuol dire che saremo dichiarati innocenti più rapidamente». Se i vecchi vertici della banca vanno incontro al loro primo processo, degli attuali si discute politicamente. Il sindaco Valentini riceve la consegna dal commissario prefettizio Enrico Laudanna e non azzarda mezza parola sul conto del presidente Profumo e del dg Viola, visti come i «desenizzatori» del Monte, perché vogliono abolire il limite statutario del 4% per i soci di Rocca Salimbeni che non siano la Fondazione o il Tesoro. Piuttosto gli strali si indirizzano su chi li ha nominati. Sulla Fondazione, in scadenza di mandato, espressione di poteri politici senesi (l’ex sindaco Ceccuzzi) contro cui Valentini si è scontrato a più riprese.