Nel terzo trimestre dell’anno il Monte dei Paschi ha perso 797 milioni di euro, chiudendo i primi nove mesi del 2014 con una perdita netta di 1,15 miliardi di euro. La nota di Rocca Salimbeni, arrivata al termine del cda che ha approvato all’unanimità la trimestrale luglio-settembre, segnala poi che le rettifiche sui nove mesi ammontano a 2,46 miliardi, di cui 1,25 miliardi nel solo terzo trimestre, in gran parte dovute agli stress test “estremi” della Bce che hanno evidenziato una potenziale sofferenza di 2,1 miliardi, cui il cda Mps ha risposto decidendo un aumento di capitale da 2,5 miliardi e la cessione di asset per altri 220 milioni di euro. “Il terzo trimestre ha avuto un impatto negativo legato a voci ‘non core’ – ha detto l’ad Fabrizio Viola – collegate con i problemi ereditati dal passato che la banca si trova ancora a dover affrontare. Mi riferisco agli accantonamenti legati all’asset quality review, e ai costi per gli esodi incentivati di 1.300 dipendenti”.