Non è passato inosservato l’incontro avvenuto ieri tra il commissario Moscovici e Theodorakis, leader di To Potami, partito di centro e pro austerity in Grecia. Il tutto mentre nella stanza “accanto” Tsipras negoziava gli accordi con i creditori. Del resto il giorno prima c’era stato l’incontro con i leader del Pasok, mentre oggi sarà la volta del redivivo Samaras.

Queste manovre sospette non fanno che rafforzare l’idea che da parte dei creditori ci sia la volontà – anche – di provare a dare una spallata politica a Tsipras, facendo accettare clausule capaci di portare alla rottura di Syriza e magari ad un cambiamento della maggioranza con forze politiche più propense ad accettare le imposizioni delle «istituzioni».

Del resto lo stesso Tsipras ha lasciato intendere che c’è chi può avere interessi specifici in Grecia, riferendosi forse al rifiuto del Fmi di accettare la tassazione proposta da Atene sugli imprenditori, o riferendosi forse a qualche trama più specificamente politica.