Da ieri tutti gli abitanti di Mosca possono effettuare gratuitamente il test per la ricerca degli anticorpi del coronavirus in 30 policlinici della capitale. La situazione nella capitale sta rapidamente migliorando e nella scorsa giornata si sono registrati solo 2140 nuovi casi di Covid-19, il numero più basso dal 23 aprile.

La responsabile cittadina dell’agenzia per i controlli sanitari Elena Andreyeva, ha annunciato che in base ai dati raccolti, Mosca “è pronta per la prima fase” che dovrebbe iniziare il primo giugno, con la riapertura dei negozi non alimentari e dei ristoranti. Del resto già in 27 provincie su 83 del paese la vita da lunedì scorso è tornata alla normalità mentre dal 15 giugno dovrebbe essere data la possibilità di viaggiare liberamente all’interno del paese.

Malgrado ciò in alcune provincie russe la situazione resta drammatica. Come per esempio a Yeruda a 400 chilometri dalla città siberiana di Krasnoyarsk, nei cui dormitori alloggiano gli operai impiegati nella miniera d’oro “Olimpiada”. Qui, sono stati riscontrati nel giro di una settimana, oltre 1200 casi di contagio su un totale di 3300 lavoratori.

E solo ieri 2 di loro sono deceduti. Ma malgrado l’aumento esponenziale dei casi da inizio di maggio ad oggi, la società “Polyus” che ha in concessione la miniera, non ha mai smesso di produrre. L’azienda a sua difesa, dichiara che “l’identificazione di un numero così elevato di casi è dovuta al fatto che la società conduce test continui su tutti i suoi dipendenti a proprie spese”.

Tuttavia, secondo Egor Korchagin, capo medico dell’ospedale di Krasnoyarsk, la rapida diffusione dell’epidemia a Yeruda è dovuta al sovraffollamento nei dormitori. L’aumento esponenziale dei casi da inizio di maggio ad oggi, non ha certo messo discussione imperativo assoluto della societа “Polyus”: continuare a estrarre pietre preziose da Yeruda, uno dei più grandi centri di estrazione al mondo.

La brama di profitti spinge “Polyus” a farsi beffe delle esigenze più elementari dei propri dipendenti. Nel suo sito istituzionale l’azienda afferma apertamente “di essere uno dei 10 migliori produttori di oro al mondo ai costi più bassi”. La maggioranza delle azioni di “Polyus”, cresciute di valore dal primo gennaio del 73%, sono nel portafoglio di Sulemeyen Kemirov, magnate daghestano con un patrimonio di 9,8 miliardi di dollari – secondo Forbers – e giа deputato del partito liberaldemocratico di estrema destra di Vladimiry Zirinovsky.

Un affare, quello dell’estrazione di metalli preziosi, che condivide con uomini d’affari canadesi e britannici che siedono nel suo consiglio d’amministrazione. Kemirov che si vanta di fornire le “migliori cure ai propri lavoratori”, ha fatto installare vicino ai dormitori un ospedale da campo per la cura dei malati. Ma proprio la scorsa notte molte delle tende che ospitano gli infettati sono state divelte a causa del brutto tempo, come documentato fotograficamente dai parenti.

Questi ultimi stanno implorando da settimane la compagnia di aiutare i loro familiari dal momento che non possono raggiungere da soli grandi ospedali perché le distanze sono tali da richiedere l’evacuazione in elicottero. “Il 15 maggio mio marito ha iniziato ad avere difficoltà respiratorie. Nell’ospedale da campo non sono stati in grado di fare nulla. Solo dopo molte richieste hanno eseguito una radiografia che mostrava una polmonite bilaterale. Tramite un conoscente poi, sono riuscita a farlo trasferire a un ospedale a nord di Yeniseyske ma la “Polyus” non ha pagato il trasporto” ha denunciato a Dozd Tv la moglie di un minatore.