Qalandiya è un labirinto di stradine e passaggi stretti tra case costruite una sopra l’altra, come in tutti i campi profughi palestinesi. All’esterno corre lo stradone che dal posto di blocco israeliano porta fino a Ramallah. Negli ultimi due anni sono spuntati come i funghi i negozi lungo questa strada terribilmente trafficata, illuminati da neon colorati che danno a questa zona di povertà e degrado una parvenza di normalità. C’è chi vende smartphone accanto al gommista capace di ripararti il pneumatico più malandato. Ma Qalandiya non sarà mai “normale”, fino a quando ci sarà l’occupazione israeliana. Ieri migliaia di persone...
Internazionale
Morte a Qalandiya
Cisgiordania Occupata. Tre giovani palestinesi uccisi in scontri seguiti a un raid israeliano nel campo profughi alle porte di Gerusalemme. Lutto nei Territori occupati. L'Anp di Abu Mazen sospende i negoziati con Israele